Ferrari trionfa su Wall Street: dal 2010 a oggi, prezzi triplicati

L’indice S&P500 della Borsa di New York nello stesso periodo ha guadagnato il 158%. Nel weekend asta record da 42 milioni di euro

In un clima reso molto incerto dalla guerra dei dazi avviata da Trump, dagli Stati Uniti arrivano ottime notizie per l’Italia. Secondo l’agenzia finanziaria Usa, infatti, dal 2010 a oggi, l’indice del prezzo di uno dei nostri prodotti di lusso di punta, le Ferrari, è triplicato. Questo, nonostante nell’ultimo triennio ci sia stato un lieve rallentamento, compensato però da ottime performance delle azioni. Gli americani che all’inizio della decade hanno deciso di regalarsi un gioiellino rosso fiammante, dunque, oggi si ritrovano con un tesoro triplicato in garage. Per fare un confronto, l’indice S&P500, che segue l’andamento di un paniere azionario formato dalle 500 aziende statunitensi a maggiore capitalizzazione, nello stesso periodo ha guadagnato il 158%. Insomma, sembra che la casa di Maranello abbia “performato” molto meglio di Wall Street.

Per la Ferrari asta record in Usa

Per la Ferrari, la ciliegina sulla torta è arrivata nel fine settimana, sempre dagli Usa, grazie a un’asta record tenuta da Sotheby’s a Monterey, in cui un ex impiegato della Microsoft ha venduto un esemplare del 1962 di Ferrari 250 GTO per la cifra da capogiro di 48,4 milioni di dollari (quasi 42 milioni di euro al cambio attuale). Si tratta di una somma che supera di un quarto il precedente record per una macchina d’epoca. Un “colpaccio” che segue il Leonardo Da Vinci venduto alla cifra di 450 milioni di dollari a fine giugno. E che, secondo alcuni, deve essere interpretato come un campanello di allarme di un eccesso che potrebbe portare a un risveglio brusco e doloroso.

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