Turismo d’alta gamma in Italia: siete d’accordo con Flavio Briatore?

Il patron del Twiga ha attaccato le strutture ricettive italiane, incapaci di coccolare i ricchi turisti in arrivo sulle nostre coste alla ricerca di esperienze costose e di divertimento. Ma è davvero questo il volto – e la richiesta – dei viaggiatori di alta gamma attratti dalle destinazioni più esclusive? Lo abbiamo chiesto a chi è abituato ad accoglierli ogni giorno, da Cortina a Pantelleria

Tanto lusso e divertimento. Sono davvero questi i ricchi di oggi? Probabilmente no: Flavio Briatore si sbaglia. L’imprenditore piemontese, proprietario del marchio di locali extralusso Billionaire Lifestyle, a fine settembre fa ha sparato a zero contro le strutture ricettive (della Puglia, ma non solo) che non sanno come trattare i veri vip, quelli che arrivano a spendere anche 20 mila euro in un solo giorno e per questo «vogliono hotel extralusso, porti per i loro yacht e tanto divertimento». È in questa visione forse un po’ pacchiana dell’accoglienza la ricetta per far ripartire il turismo in Italia? Non tutti sono d’accordo. Magari funzionerà al Twiga, il locale che Briatore sta portando dopo la Versilia anche a Otranto – per la precisione tra la Baia dei Turchi e il centro storico – mentre a Dubai ha esportato il marchio Billionaire. Ma la formula “notti folli e champagne” non funziona ovunque, e soprattutto da sola non basta per spiegare il fenomeno del turismo di alta gamma, che in Italia non conosce crisi, almeno secondo Federalberghi, anzi cresce (+10% anche quest’anno) soprattutto nelle località top, dalla Costa Smeralda a Capri, da Portofino a Milano.

Ma chi sono, e cosa cercano davvero i turisti d’élite, così agiati da potersi permettere suite da 10 mila euro a notte? Lo abbiamo chiesto a chi ha fatto del turismo di alta gamma una professione o un’impresa: nove professionisti, tra proprietari, direttori e General Manager delle strutture e dei resort più esclusivi d’Italia. E abbiamo scoperto che a Roma i vip vanno in autobus al mercato di Campo dei Fiori e che a Pantelleria vivono in totale silenzio, senza telefono e internet. Ma soprattutto che per rilanciare il turismo in Italia serve lo sforzo di tutti, dai Comuni alle Regioni uniti nel lavoro da una visione di sistema, perché gli imprenditori da soli non possono farcela.

LA PAROLA A:

Antonello de’ Medici(Marriott International)

Hugo Pizzinini(Relais Chateaux)

Rosanna Conti (Grand Hotel Savoia)

Marina Toti(Palazzo Scanderbeg)

Aldo Melpignano(Borgo Egnazia)

Libero Muntoni(Delphina Hotel & Resorts)

Giulia Pazienza Gelmetti(Sikelia)

Luca Cagliero(Paradise Resort & Spa)

Marco Milocco(Manager sett. alberghiero)

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