Frecce tricolori

La Ducati Panigale e la Mv Agusta F4RR: quando l’eccellenza italiana ha due ruote

Dell’eccellenza italiana ci riempiamo la bocca tutti i giorni, spesso a sproposito. Ogni tanto capita però di toccarla con mano, di cavalcarla, di goderne appieno, a quasi 300 km/h. Con la Ducati Panigale e la Mv Agusta F4RR, il made in Italy concretizza i suoi concetti chiave: personalità, esclusività e qualità costruttiva. In una parola: bellezza! Come due sorelle, hanno Dna simile, ma poi in realtà sono molto diverse.

Adrenalinica, muscolosa e tecnologica, la Panigale è il non plus ultra per chi è cresciuto a pane e cordoli.

In circuito non c’è storia, è lei la migliore. Ci vuole manico, esperienza e soprattutto occorre costruire un rapporto di fiducia con la moto. Non è una giapponese-pronti-via.

Bisogna corteggiarla, conoscerla, poi lei ti dà tutto e forse qualcosa di più. Si può fare ogni cosa molto più velocemente di quello che il polso e il cervello medio sono abituati a fare. Ingressi curva da 250, percorrenza da 600 e trazione in uscita da lasciarti senza fiato.

Tutto è regolabile, ogni particolare trasuda passione e ti fa sentire un pilota vero, un guerriero; fosse anche solo per la fatica e il sudore necessari a guidarla.

Più poliedrica, si fa per dire, la F4RR che, al fascino racing e alle buone doti in pista, unisce un’eleganza senza pari.

Se la Ducati è una moto di carattere, la F4 è una moto di classe, che è altra cosa. Avere una F4 nel garage è possedere un’opera d’arte. Il suo design la rende immortale. Il suo proprietario sa che tra 20 anni non sarà stanco di guardarla… la F4 non sarà mai vecchia. Non è una moto da “una botta e via”.

Regala emozioni in quantità – dal rumore di scarico al piacere di un avantreno granitico – e promette di farlo per decenni… e chi stacca un assegno vicino ai 20 mila euro sa che spesso ci son cose più importanti di un tempo sul giro rovinato da un retrotreno ballerino.

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