Quali sono le vostre prospettive per la stagione 2015?L’anno è iniziato con le migliori aspettative e con ottimi programmi sperando che anche il clima possa essere favorevole. Le nostre sono 18 buche di qualità (tracciate da B. Langer con il designer Jim Engh) in grado di soddisfare i giocatori di tutti i livelli, sia per la componente tecnica (abbiamo ospitato l’Open d’Italia nel 1993) che per l’attenta manutenzione. Le nove buche executive consentono, poi, di giocare anche a chi non voglia cimentarsi sul percorso da campionato. Anche per il 2015 abbiamo impostato un importante calendario gare, che ci accompagneranno per tutta la stagione, mentre in passato iniziavano a marzo e terminavano a novembre. Facendo un passo indietro, il 2014 è stato un buon anno con qualche uscita fisiologica sul fronte dei soci, ma con aumento della componente green fee, su cui puntiamo anche quest’anno. Ci tengo a sottolineare che in questi anni chi ha deciso di lasciare il nostro circolo lo ha fatto non per un altro club, ma a seguito della decisione di smettere di giocare. Senza voler peccare di presunzione, il nostro è un circolo dove chi arriva si trova bene.
Parliamo un po’ di numeri?Il bilancio ha chiuso in pareggio e gli ottimi risultati degli anni passati ci garantiscono riserve per una gestione sempre lineare e salda. È altresì in corso un’attenta spending review per mantenere anche i costi in ordine. Il conto economico presenta un fatturato di circa 1,8 milioni di euro, in cui le quote sociali incidono per oltre il 60%, i green fee per il 12%, le gare per il 10%. Il resto deriva da gettoni campo pratica, noleggio golf cart, sponsor, eventi. Da evidenziare il ruolo delle gare che, oltre all’introito diretto, generano un indotto importante, portando molti soci a frequentare il club. La differenza tra una giornata con o senza torneo è ampia, con un incasso fino a tre-quattro volte più alto.
Golf e turismo, una mix protagonista anche al GC Modena?In generale, l’Emilia Romagna ha spinto molto in questi anni sul golf e, anche grazie al consorzio Emilia Romagna Golf, ha visto incrementi importanti nella frequentazione dei suoi circoli tra cui il nostro. Nella zona, oltre ai più classici interessi turistici abbiamo due ragioni che favoriscono una visita al nostro club: la vicinanza alla patria dei motori (Maranello) e, su un altro piano, il comprensorio della ceramica che, portando molti visitatori per affari, ha consentito loro di abbinare al lavoro 18 buche al GC Modena.
Come valutate le “promozioni” per attrarre nuovi soci?Non crediamo nelle iniziative promozionali orientate a cannibalizzare i soci altrui, con effetti deleteri sui conti economici e nessuna fidelizzazione. Abbiamo stretto accordi con gli altri circoli della zona per fornire ai soci, ad esempio, la possibilità di giocare a condizioni favorevoli su altri campi nel giorno di chiusura del proprio. La nostra politica punta a stabili condizioni di accesso al circolo, a tariffe correttamente posizionate in relazione all’offerta e a dare valore allo status di socio. Uno dei motivi che bloccano lo sviluppo della base di giocatori è certamente il tempo che il golf richiede: cinque ore abbondanti per molti sono un vero ostacolo. Non a caso, un grande come Jack Nicklaus sta progettando percorsi che prevedano il rientro in club house ogni sei buche, per giri più rapidi seppur effettuati su campi veri e di assoluto livello. Una strada per rendere sostenibile la gestione dei club è poi quella di generare nuove entrate. La nostra struttura si sviluppa su 100 ettari di terreno, non tutti utilizzati. Nello spazio a disposizione, oltre a ulteriori buche, stiamo pensando a nuove iniziative. Per esempio, stiamo valutando l’idea di integrare altre attività sportive, come una struttura tennistica, che potrebbe avvalersi della stessa club house, condividendone i costi. Un’altra idea, forse un po’ azzardata, potrebbe essere quella aprire uno spazio al Foot Golf, disciplina nuova, ancora da capire bene, in grado di interessare molti sportivi che potrebbero poi facilmente essere attratti dal golf vero e proprio.
GC Modena e giovani, è un passaggio chiave…Decisamente! Si tratta di un lavoro che parte da lontano e di cui siamo orgogliosi. Da tempo abbiamo adottato iniziative specifiche rivolte ai giovani, che ci hanno portato a importanti e continui riconoscimenti e vittorie in molte competizioni. Tra l’altro, l’età media dei nostri soci è di 50 anni e la presenza di molte famiglie con figli piccoli ci permette di avere una base di futuri golfisti ampia e con grandi prospettive.
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