Gli anni ’60 rappresentano per la scena americana un momento di straordinario entusiasmo e libertà creativa. Dal parallelo tra moto leggendarie e opere di artisti quali Andy Warhol, Robert Rauschenberg, Sam Francis e Robert Indiana emerge il legame sottile esistente tra l’industria e l’arte in quel periodo. Nella fase esplosiva del boom economico, con le automobili nascono i primi bolidi a due ruote. Le Indian s’impongono per prime fin dal 1899 – nella mostra sono esposti alcuni modelli dal 1922 al 1935 – ma sono le Harley Davidson a diventare ben presto simbolo dell’America trionfante. Sono adottate da attori di culto come Marlon Brando e vengono consacrate dal celebre road movie di Dennis Hopper del 1969, Easy Rider, simbolo della gioventù rampante e del rifiuto di pregiudizi. Ed ecco che, contemporaneamente, il concetto di arte, tra linguaggi pop ed espressionismo astratto, si ridefinisce integrando la provocazione e l’azione, l’ironia e la libertà, dalle visioni multiple di Warhol ai messaggi umanisti d’amore e di pace di Robert Indiana.
American dream Fino al 16 marzo 2013 Galleria Agnellini arte moderna, Brescia
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