Fa davvero impressione l’elegante signora che, dopo aver girovagato nell’Hangar Audi di zona, chiede a un sorpreso addetto alle vendite: «Come funziona l’head-up display completo di realtà aumentata?». Perché la nuova Audi Q4 e-tron berlina o coupé, infatti, compie un enorme passo avanti nella tecnologia dei display e accresce in modo straordinario la sicurezza durante la marcia. Cosa succede con la realtà aumentata? Che in una specie di sovrimpressione rispetto al mondo reale il guidatore riceve informazioni dal navigatore e dai sistemi di assistenza alla guida. Chi si trova al volante dispone di un sesto senso, ha tutto sotto controllo in una visione extra large senza dover distogliere lo sguardo dalla strada. Potenza dei chip, il cui uso è aumentato in misura spettacolare: una cinquantina in un’auto di fine secondo millennio, anche 3 mila in una vettura progettata solo 25 anni dopo.
L’astina della sicurezza continua a raggiungere nuovi record. Particolarmente avveniristico, per esempio, è l’InnoDrive con sistema adattivo di regolazione della velocità, sviluppato da Porsche in piena autonomia, che si trova sulla nuova Cayenne (listino da circa 92 mila euro). In base ai dati di navigazione, sono calcolati per i successivi tre chilometri i valori ottimali di accelerazione e decelerazione, che vengono quindi attivati tramite il motore, il cambio Tiptronic S e l’impianto frenante. A tale scopo, il co-pilota elettronico considera automaticamente le curve, le salite e le discese, nonché la velocità consentita. La situazione del traffico, inoltre, viene rilevata tramite sensori radar e video, e gli algoritmi di regolazione vengono adattati di conseguenza.
In pratica la Cayenne guida da sola poiché le funzioni della vettura, quali il veleggiamento, la disattivazione della spinta e gli interventi di frenata, vengono controllate sulla base dei dati di navigazione predittivi.
Non sono solo i modelli più ricchi a ricorrere a nuovi angeli elettronici. Volvo, la casa svedese controllata dalla cinese Geely che ha l’obiettivo di cancellare le morti da incidenti stradali, sulla sua elettrica Ex30 monta in prima mondiale sensori che quando ci si ferma non fanno aprire le portiere se avvertono un rischio di collisione con una bicicletta o una moto. La Ex30 è la più compatta ed economica Suv Volvo (costa da 35.900 euro), è costruita in Cina e sarà disponibile in Italia a fine anno.
Un altro esempio riguarda i fari a matrice di Led, insuperabili per sconfiggere le tenebre, che dopo aver debuttato sull’esclusiva ammiraglia Audi A8, sono diventati il fiore all’occhiello della Ds4, offerta da 32.800 euro. Il sistema si basa su una telecamera e un software di riconoscimento delle luci anteriori e posteriori degli altri veicoli. Quando la Ds4 li incrocia, il fascio di luce dei Led li aggira in modo da non abbagliare chi sta al volante.
Ovviamente le auto sicure costano di più, ma i comportamenti dei clienti più avveduti hanno fatto in modo che le dotazioni-base si siano diffuse senza il ricorso a leggi che impongano su tutte le auto la frenata automatica o i sensori che rilevano e segnalano se chi sta al volante è assonnato o ha alzato il gomito, dispositivi che si trovano sull’ammiraglia Volvo Ex90, la maxi Suv elettrica da 102 mila euro.
Le case automobilistiche, tuttavia non rinunciano a investire ingenti risorse economiche in ricerca e sviluppo. Il nuovo fronte è quello dei sistemi di guida assistita, cruciali per la sicurezza, ma ancora troppo spesso sottovalutati dai driver nostrani. Quindi può essere scioccante sentire quesiti tipo: «Questa versione a che livello Adas è?». Chiarito che l’acronimo sta per Advanced driver assistance systems, è utile ricordare che i livelli sono cinque e ciascuno di essi prevede vari dispositivi che non è affatto detto vengano offerti tutti assieme.
Meglio, quindi, puntare su modelli superdotati come la Range Rover Evoque (da 49 mila euro), che offre il controllo adattivo che rallenta automaticamente l’auto in funzione del traffico che la precede, la frenata di emergenza che inchioda in barba alla distrazione del conducente, il Lane keep assist che ti riporta con una sterzata controllata nella corsia… L’elenco è ancora lungo e rischierebbe di annoiare. Merita però una citazione particolare il sistema che legge i segnali stradali e regola di conseguenza la velocità, infallibile rimedio anti-multa quasi indispensabile nell’era automobilistica in cui se sgarri anche solo di dieci all’ora la stangata non è più possibile, ma praticamente certa.
Se, poi, vi sentite pronti per aderire alla svolta elettrica esaminate con attenzione le caratteristiche di una vettura con l’Adas a Livello 2 come la Bmw iX1, prezzo base di 58 mila e rotti euro, che dichiara un’autonomia di tutto rispetto: 440 chilometri. Telecamere e sensori assistono su tutti i fronti con un piccolo neo che si scopre facendosi un giro nei forum degli appassionati del marchio bavarese: alcuni dispositivi sono optional.
Chi diffida dei watt e preferisce la cara vecchia benzina può, invece, puntare a occhi chiusi su una Livello 2 come l’Alfa Romeo Tonale, Suv compatto da preferire con la motorizzazione top di gamma, l’ibrida plug-in da 275 cavalli, che può comunque percorrere una settantina di chilometri a emissioni zero, e, per esempio, scattare da zero a 100 all’ora in 6,2 secondi. Tonale si distingue per utili raffinatezze, come il sensore che quando si spegne la vettura avvisa della presenza di oggetti sul sedile posteriore per evitare di ingolosire i malintenzionati.
La battaglia più accanita tra i costruttori rimane quella per issare la propria bandiera sul terzo livello di assistenza alla guida, quello in cui la vettura in determinate condizioni fa tutto da sola. I primi a raggiungere questa prestigiosa vetta in Europa sono stati i tedeschi di Mercedes, che hanno bruciato la concorrenza nel 2022 con le Classe S e l’elettrica Eqs. Fino a 60 all’ora e in molti tratti autostradali il guidatore può tranquillamente disinteressarsi di volante e pedaliera, magari leggere il giornale.
Lo squillo della stella a tre punte era stato anticipato da Honda, che in Giappone vende la sua Livello 3 Legend Ex dal 2021, ma presto a questa élite si aggiungeranno la Serie 7 Bmw e vari modelli del gruppo Stellantis.
Salendo ancora di livello e toccando quota quattro, quella in cui la vettura è capace di gestirsi da sola in quasi tutte le condizioni di guida, non si trovano modelli disponibili al grande pubblico ed è ovvio sia così, dato che tutti i Codici della Strada europei attualmente non prevedono tanta autodeterminazione su quattro ruote. Sono però moltissime le concept car con cui i costruttori stanno affinando i loro sistemi.
Particolarmente attiva è la Renault che, per esempio, ha pensato l’elettrica Ez-Go come veicolo-robot che si mette a disposizione di chi ne ha bisogno in città. Una forma di condivisione che, secondo gli ingegneri della casa francese, potrebbe innescare una rivoluzione copernicana nel trasporto pubblico, mentre la compagna di colori Morphoz (sempre elettrica) si può trasformare in poche mosse da city car compatta a spaziosa station wagon.
E il mitologico Livello 5, quello in cui il conducente è talmente superfluo da potersi anche accomodare sul sedile dietro? Stabilito che la tecnologia per renderlo concreto è ormai stra-collaudata con i prototipi di vari costruttori che hanno macinato milioni di chilometri sulle strade di tutto il mondo, i pareri sulla reale possibilità di vedere in circolazione macchine autonome al 100% sono discordi.
Tra gli scettici c’è l’amministratore delegato di Volvo Jim Rowan, che recentemente ha dichiarato lapidario: «Non succederà né a breve né a medio termine per una miriade di ostacoli, primi tra tutti quelli legislativi e quelli legati alle responsabilità nel caso in cui qualcosa vada storto. Senza contare il fatto che il numero di coloro che sarebbero disposti a farsi portare in giro da una Livello 5 è davvero ridottissimo».
Ma il patron della Tesla Elon Musk è di parere diametralmente opposto. «Noi siamo pronti fin da subito», dice, «e anche gli automobilisti sono pronti ad accettare con entusiasmo la svolta tecnologica. Non ci credete? Anche quando ho annunciato che avrei prodotto solo auto elettriche mi davano del matto…».
Ha collaborato Nicole Berti di Carimate – Articolo pubblicato su Business People di ottobre 2023, scarica il numero o abbonati qui
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