Dopo un lungo periodo in cui poche novità sono state in grado di ingolosire i gourmand dei motori, nel 2024 quasi tutti i costruttori stanno sfornando modelli azzeccati e tagliati a misura di una clientela ben definita. Ecco la Top 10 delle vetture in arrivo, in grado di risolvere i problemi di mobilità legati al lavoro, al tempo libero, al traffico sempre più monitorato delle città che vanno a 30 all’ora.
Tesla Cybertruck
Mai prima d’ora un costruttore aveva pensato di dedicare una vettura ai complottisti, per la precisione ai survivalisti, ovvero a quelli che vogliono essere pronti a sopravvivere a qualsiasi catastrofe futura. Ovviamente il pioniere delle Rambocar è stato Elon Musk e la sua stravagante idea si concretizza nella Cybertruck (da 56 mila euro): ha sospensioni pneumatiche adattive che la portano fino a un’altezza da terra di 43 centimetri, vetri blindatissimi, un carico utile che supera abbondantemente la tonnellata… L’unico limite è il fatto che dopo 600 chilometri le batterie sono a secco e dichiarano forfait. Sarà una distanza sufficiente per lasciarsi definitivamente alle spalle l’Apocalisse?
Audi Q6 e-tron Coupé
Cominciamo dalla Q4 Coupé a Watt, esempio lampante di come si possa guidare con lo stile dei vecchi tempi anche un’elettrica contemporanea, con una lode al lavoro fatto dagli ingegneri sulle sospensioni. Ora passiamo alla novità che sta per arrivare sul mercato, l’Audi Q6 e-tron, la Suv medio-grande, prodotta sulla catena di montaggio di Ingolstadt, da dove stanno uscendo i nuovi esemplari. Lo sbarco negli showroom è previsto per metà estate. I plus sono numerosi: batteria a celle prismatiche da circa 100 kWh, rete di bordo a 800 Volt, autonomia per la 400 cavalli sopra ai 600 km, per la SQ6 da 516 cavalli attorno ai 500. In vendita da inizio estate.
Lancia Ypsilon Cassina
Chi è sensibile ai richiami della moda non può farsi sfuggire una delle 1.906 Lancia Ypsilon Cassina in edizione limitata (39.999 euro). Il numero degli esemplari tirati è un chiaro omaggio all’anno di nascita di Casa Lancia. La partnership con un mito dell’interior design italiano, che vanta tra i suoi collaboratori Le Corbusier e Philippe Starck, la dice lunga sull’intenzione di riportare in auge una marca dall’immagine appannata. La nuova Ypsilon è un’elettrica con un’autonomia di 400 chilometri. «Ma è soprattutto un salotto elegante», ha dichiarato Luca Napolitano, Ceo del marchio Lancia, «con il valore aggiunto di una connettività spinta ai massimi livelli». Quale modaiolo vorrebbe farsela sfuggire?
Fiat Nuova Panda
Il titolo di novità più appetitosa del 2024 spetta alla Nuova Fiat Panda. Non solo un nuovo modello, ma anche la punta dell’iceberg della rivoluzione Fiat, fatta di auto che saranno costruite su una medesima piattaforma in tutti gli stabilimenti del mondo, dall’Italia al Marocco, dalla Polonia al Brasile. La Nuova Panda farà da apripista sul mercato, seguita da un modello inedito all’anno, anche pick up e camper. Elettrica, lunga quasi quattro metri, sarà una sorta di Mega Panda con una forma ispirata all’iconico edificio del Lingotto a Torino, con la sua celebre pista di prova sul tetto. Proprio la forma ovale de “La Pista 500” è ripresa da plancia, display e sedili. Inoltre, logo Fiat a quattro linee, inediti copri-cerchi, uso di materiali sostenibili come plastiche riciclate e tessuti di bambù e facile da rifornire con il cavo di ricarica auto avvolgente.
Lexus Lbx
Con la Suv Lbx il marchio del lusso giapponese Lexus, divisione del Gruppo Toyota, esplora una nuova fascia di clientela. Non si era mai abbassato a offrire una vettura lunga 419 cm. L’ha fatto con un progetto a dir poco sofisticato. A partire dalla possibilità di impostare la temperatura (o di sbrinare il parabrezza) con lo smartphone. I tergicristalli che restano nascosti dalla visuale quando non sono in uso e che si fermano quando si aprono le porte anteriori per evitare di spruzzare chi entra o chi esce dall’auto. O le luci di emergenza che restano illuminate per 15 secondi dopo aver aperto o chiuso gli sportelli. Quattro gli allestimenti disponibili, un solo gruppo propulsore full hybrid e la trazione anche 4×4. Listino da 38 mila a 44.500 euro.
Porsche Macan
Avete il piede destro pesante e vi hanno fatto credere che le auto elettriche siano la perfetta antitesi del piacere della guida? Fate qualche corposo sacrificio economico e provate a portarvi in garage una Porsche Macan, la prima Suv totalmente elettrica della Casa di Stoccarda. Parlare di autonomia, tempi di ricarica e tecnicismi vari sarebbe inutile, perché il dato che conta è uno e uno solo: i 639 cavalli di pura razza tedesca erogati dal propulsore che, uniti alla proverbiale sapienza Porsche negli assetti sportivi si traducono in un’esperienza indimenticabile per chi ha la fortuna di stare al volante. E se proprio vi manca il rombo del propulsore caricate su una Usb uno dei tanti fi le audio “smanettoni” che si trovano sul Web…
Alfa Romeo Milano *
Gli alfisti sono una categoria automobilistica dura a morire. Per loro il passaggio alla trazione anteriore della Casa del Biscione è stato un abominio e quando prendono sonno i sogni sono popolati di Giulia Gta, Alfette Gtv e perfino Alfa 6. Ecco perché sono disposti a perdonare alla Milano *, che ha fatto il suo esordio ufficiale il 10 aprile, il fatto che la scocca venga costruita nello stabilimento di Tychy, in Polonia: si consolano con il fatto che a capo del progetto ci sia Stefano Cereda, alfista di lungo corso che tra l’altro ha messo la sua firma sul motore plug-in ibrido da 280 cavalli. Attenzione, però: chi è un alfista degno di questo nome farà bene ad attendere l’uscita della versione a trazione integrale.
Bmw X2
Se il metro di valutazione di una nuova auto fosse solo il design della carrozzeria, la nuova Bmw X2 potrebbe ambire a diventare un punto di riferimento della casa dell’Elica. Nessuna concessione alle forme tipo crossover che oggi vanno tanto di moda, ma un sapiente mélange tra un’elegante berlina e una filante coupé. E siccome i motori termici sono tutt’altro che morti e sepolti, c’è un’ampia scelta tra versioni elettriche, a gasolio e a benzina. E gli esteti delle quattro ruote non possono fare altro che ringraziare.
Mini Aceman
È lunga quattro metri e pochi spicci, meno della compagna di colori Countryman che con la nuova terza generazione è diventata tanto grande, ed è snob al punto giusto per piacere a quella che tanti anni fa si sarebbe definita “la gente che piace”. Ovviamente la Mini Aceman non potrebbe essere trendy se non fosse un’elettrica pura. Il prezzo non sarà alla portata di tutti, si vocifera di circa 40 mila euro, ma tra chi parla di “mood” e “cool” va di moda un detto lapidario: se si parla di qualità, chi più spende meno spende.
Renault 5 e-Tech
Visto il successo dell’operazione Mini, anche la Renault lancia un modello ispirato nelle forme a un bestseller del passato. L’effetto nostalgia è assicurato e il design della vettura è azzeccato, ma il fatto più eclatante è che si tratta di un’elettrica pura quotata poco meno di 25 mila euro, almeno per il modello-base. I motori disponibili saranno tre con potenze di 95, 120 e 150 cavalli, ma per ora la scelta obbligata è la via di mezzo, che consente all’auto di accelerare da zero a 100 in otto secondi anche se costa un po’ di più. L’autonomia dichiarata è di 400 chilometri e i sistemi di assistenza alla guida si attestano al livello due e comprendono il cruise control adattivo e predittivo, la gestione del traffico in colonna fino a 50 km/h, il mantenimento della corsia e il parcheggio assistito.
Belle e impossibili (o quasi)
Sono fuori classifica sia per manifesta superiorità sia per i prezzi stellari, ma le supercar non smetteranno mai di far battere i cuori degli appassionati. Un panel di addetti ai lavori ha eletto regina del 2024 la Ferrari Sf90 Xx Spider e il motivo è evidente: ogni scoperta made in Maranello è una instant classic. Ma si sono piazzate bene anche l’Aston Martin Db12 Volante Cabrio, l’erede della Lamborghini Huracan, che ha guadagnato consensi grazie all’adozione di un V8 elettrifi cato al posto del precedente V10, tutto muscoli ma un po’ ridondante, e la McLaren Artura Spider, la sua prima decappottabile con propulsore ibrido ad alte prestazioni (in foto).
* Articolo pubblicato su Business People di aprile, prima che venisse annunciato il cambio nome per Alfa Romeo Milano, divenuta Junior
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