Pagani Huayra: il dio del vento è tornato

Dopo sette anni di duro lavoro la casa automobilistica italiana presenta la nuova supercar che trae ispirazione dall’Aria: eleganza nei movimenti, ma anche violenza e forza da sprigionare con un motore Mercedes Amg da 700 Cv. All’interno scheda tecnica, le foto e i video

Il progetto C9 ha preso vita e anche un nome: dopo sette anni di duro lavoro Pagani svela Huayra, l’erede designata della Pagani Zonda. Un auto composta da oltre 4000 parti (motore e cambio esclusi), che prende il nome dal dio del vento Huayra Tata, venerato dalla popolazione Aymara. E se la figura leggendaria del lago Titicaca dominava il vento, le brezze e gli uragani, scendendo dalle alture in cui viveva solo per dimostrare la proprio forza alla moglie e dea della Terra, Pachamama, così i progettisti della Pagani Huayra, guidati dallo stesso Horacio Pagani, hanno realizzato una supercar capace di dare sfoggio della propria potenza in pista, dominando le correnti d’aria per farle giocare a suo favore.

Il motore-cuore di HuayraA battere sotto la monoscocca centrale in carbo-titanio è un Mercedes Amg, un motore biturbo da 12 cilindri a V di 60° straordinario e leggero, un biturbo da oltre 700 cavalli e 1100 Nm di coppia che si integra perfettamente alla vettura regalando una sensazione cercata dallo stesso Horacio Pagani: quella di un aereo in fase di decollo. Le turbine sono state progettate per offrire una risposta immediata alla minima sollecitazione della farfalla, dando al pilota il completo controllo sulla potenza a qualsiasi numero di giri prevenendo indesiderati ritardi nella sua erogazione. I due radiatori posizionati ai lati della bocca anteriore garantiscono la miglior efficienza di raffreddamento degli intercooler posti sopra la testa dei cilindri. Questo circuito di raffreddamento a bassa temperatura è stato progettato per funzionare nelle condizioni più avverse della Death Valley con temperature ambientali superiori ai 50°C. Il serbatoio da 85 litri assicura una lunga autonomia di viaggio, mentre il sistema di alimentazione a due stadi senza ritorno prevede due pompe di potenza che mandano carburante al motore attivando la seconda pompa quando necessario. Il motore M158 è omologato per le più restrittive normative ambientali EU5 e LEV2 e, nonostante il notevole incremento di potenza rispetto ai motori sviluppati in passato da Merceds-Amg per Pagani, i consumi di carburante e quindi le emissioni di CO2 sono stati talmente abbattuti che Huayra detiene il record tra le sportive a 12 cilindri con valori vicini a vetture sul mercato di cilindrate e potenze inferiori.

Pagani Huayra, dati tecnici

Motore: Mercedes-AMG M158 V12 Bi-Turbo

Cambio: 7 marce sequenziale trasversale;Sistema robotizzazione AMT con programmi di guida

Cilindrata: 5980 cc

Dimensioni: Lunghezza: 4605mm; Passo: 2795mm Altezza: 1169mm; Larghezza corpo vettura: 2036mm

Potenza: >700cv

Peso a secco: 1.350 kg*

Coppia: >1.000 Nm

Distribuzione dei pesi: 44% ant 56% post

* Valore indicativo, a seconda dei modelli e delle versioni

I VIDEO DI PRESENTAZIONE DELLA PAGANI HUAYRA

La monoscocca di Huayra è caratterizzata da porte ad ala di gabbiano che comprendono una buona porzione del tetto. La ricerca si è focalizzata sull’applicazione di materiali compositi avanzati e di tecnologie prima testate sulla Zonda R, per raggiungere i più alti livelli di rigidità unita alla massima leggerezza (con i suoi 1.350 kg Huayra è la supercar più leggera del segmento). I semi-telai in cromo-molibdeno offrono un rapporto rigidità/peso eccezionale permettendo alle sospensioni di lavorare al meglio e di incorporare una struttura avanzata di assorbimento dell’energia, pronta a proteggere gli occupanti in caso di impatto.I fari bi-xeno, eredità della Zonda R, e le luci diurne a Led sono armoniosamente integrate nella forma ellittica della bocca frontale. Il paraurti posteriore integra il diffusore dominato da una cornice ellittica che circonda e valorizza i quattro terminali di scarico, simbolo e continuità di un elemento caratteristico del marchio Pagani.

Pagani Huayra: la nascita di un dioIl concetto della nuova supercar è del 2003 quando si decise di immaginare una nuova vettura secondo concetti diversi nella forma, dimensione, dinamica e tecnologie rispetto alla Zonda, ma senza l’essenza del pensiero Pagani: il concetto rinascimentale di Leonardo da Vinci che vede arte e scienza camminare insieme. Fin da subito l’eternità dell’elemento aria nelle sue espressioni è diventato determinante nella definizione del concetto formale e una fonte d’inspirazione per i progettisti che hanno ideato un’auto dal design elegante e muscoloso. In cinque anni di lavoro, centinaia di disegni, otto modelli in scala e due a grandezza naturale, si è perfezionato un concetto stilistico di base perfezionando le forme e la sostanza dell’auto.

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