Si tratta di un gioco o di uno sport? È forse questa la prima domanda che viene da porsi quando ci si avvicina a questo… sport! E sì, perché sarà anche divertente colpirsi con quelle palline che esplodono colore, scappare per non farsi prendere e immaginare strategie di arrivo alla meta avversaria, ma il paintball è a tutto gli effetti uno sport, parte della Fidasc, la Federazione italiana discipline armi sportive da caccia.
Una vera e propria disciplina, quindi, con i suoi campionati nazionali e le sue competizioni internazionali, come i Mondiali che si sono giocati alla fine di agosto in Francia, a Dreux, e dove l’Italia ha detto la sua, portando a casa un argento nella categoria Under 16, in finale con gli Stati Uniti, potenza indiscussa di questa disciplina. «Certo, il divario tecnico si sente, soprattutto per quanto riguarda le “vecchie” generazioni, che hanno un notevole vantaggio esperienziale. Oltre a Stati Uniti e Russia, ci sono anche diversi Paesi europei dove il paintball si è consolidato, come Inghilterra, Germania e Francia. L’Italia è uno degli ultimi dove è stato introdotto, e questo “ritardo” pesa sui risultati, anche se il secondo posto dell’Under 16 fa ben sperare». Ne è convinto Enrico Levorato, coordinatore nazionale paintball.
Come funziona una partita a paintball
Trentatré anni, un’infatuazione per la disciplina “esplosa” durante la vacanza post maturità, la volontà di portare in Italia questo sport e l’impegno, oggi, di coordinare i lavori della commissione incaricata di orientare e sviluppare in Italia questa disciplina. Che ha diverse particolarità. «Si tratta dell’unico sport di tiro a squadre e l’unico dove il tiratore è contemporaneamente anche bersaglio, elemento che pone l’atleta in una condizione pressoché unica, nel senso che si innesca tutta una serie di reazioni adrenaliniche legate alla gestione positiva dello stress». Ma vediamo innanzitutto come funziona una partita: i giocatori sono divisi in due squadre collocate, all’inizio del match, in due “basi”, concettualmente simili alle porte di calcio, alle due estremità del campo.
L’obiettivo è fare meta nella base avversaria all’interno di un round di otto minuti. Il tutto provando a colpire gli avversari con le paintball, appunto, palline inserite in un marcatore che, una volta esplose, colpendo l’avversario si rompono rilasciando un liquido colorato, ovviamente non tossico e biodegradabile. A chi non ha mai praticato questo sport, potrebbe sembrare una sorta di war-game. «Quello della guerra simulata è lo stereotipo per eccellenza che accompagna il paintball, che nulla ha a che vedere con scenari bellici e paramilitari, come testimonia la sua origine», spiega Levorato.
Il paintball ha origine nei boschi del Nord America e non ha nulla a che vedere con scenari bellici e paramilitari
Le origini
«Il paintball, infatti, nasce una cinquantina d’anni fa in Nord America, dal gioco di alcuni tagliaboschi canadesi che stavano “segnando” gli alberi da abbattere con un attrezzo caricato a vernice e, durante questo lavoro hanno iniziato a colpirsi per gioco. In Italia, la sua diffusione è molto più recente: il paintball è entrato in Fidasc nel 2016, abbiamo assistito a una sorta di boom di strutture e location una decina di anni fa e adesso ci troviamo in una fase di consolidamento e selezione delle realtà territoriali. Questo significa che, se dopo il primo entusiasmo è calato il numero di campi, la qualità è decisamente in crescita».
Naturalmente, come tutti gli sport, ha bisogno di un adeguato training per essere praticato. «Per quanto riguarda la parte atletica, occorre una preparazione fisica di base. Se invece parliamo dell’allenamento più tecnico, attraverso la pratica si impara a utilizzare il marcatore e a eseguire quelle gestualità tecniche proprie di questa disciplina. Va poi curato l’aspetto tattico e strategico, che si fa sul layout di gioco, durante il quale si decidono i ruoli e si implementa la coordinazione con i compagni. Le palline escono dal marcatore a grande velocità, può superare i 300 km/h. E, per questo, quando si viene colpiti, si può provare dolore e ritrovarsi a fine partita con qualche livido e la sensazione di sentirsi un po’ “acciaccati”». Però bisogna distinguere tra dolore e pericolo. Levorato sottolinea infatti che il tasso di infortuni del paintball è molto basso – la stima è di 45 incidenti ogni 100 mila partecipanti l’anno – e che, aspetto ancor più significativo, la totalità degli infortuni si è verificata quando le misure di sicurezza non sono state rispettate, in particolare in assenza della maschera protettiva. Contemporaneamente, a livello mentale, il training che si pratica giocando a paintball è notevole e, spiega il coordinatore nazionale Fidasc, «non permette soltanto di sfogare lo stress, ma di imparare a gestirlo e a performare sotto pressione, nonché ad attivarsi al di fuori della propria comfort zone».
Utile anche sul lavoro e la crescita personale
Abilità fondamentali anche sul lavoro per chi occupa posizioni manageriali o, comunque, di responsabilità. «Ci si muove in situazioni di confusione, di incertezza territoriale, ci si lascia guidare principalmente dal rumore delle palline e dalla comunicazione dei compagni di squadra, senza contare la necessaria capacità predittiva rispetto ai movimenti degli avversari in relazione alla conformazione del layout di gioco. Bisogna imparare a comunicare in modo veloce ed efficace con i propri compagni.
Il paintball è molto utilizzato nelle attività di team building: crea spirito di squadra, abbatte le barriere tra colleghi e fa emergere qualità nascoste dei singoli
Non a caso il paintball è molto utilizzato nelle attività di team building proposte dalle aziende: permette di focalizzarsi su un obiettivo condiviso, di creare spirito di squadra, di abbattere gli steccati tra colleghi e superiori, di far emergere qualità nascoste dei singoli nel rispetto dei ruoli assegnati durante la partita. Giocare a paintball implica sposare tutta una serie di valori etici, trasferibili alle esperienze di vita e di lavoro: se si viene colpiti, ma bisogna rialzarsi, perché le “vite”, le possibilità, sono infinite», conclude Enrico Levorato. Si puliscono le macchie dalla divisa di gioco e si torna in campo.
I consigli per iniziare
- Cosa indossare
La maggior parte dei campi dispone di indumenti protettivi, oppure ci si può semplicemente presentare con vecchi abiti che non dispiace sporcare. È preferibile scegliere una maglietta a maniche lunghe e portare un berretto. Meglio ancora sarebbe investire in un buon paio di pantaloni da paintball e, per proteggere al meglio le ginocchia, in un paio di ginocchiere apposite. - Dove iniziare
Una volta coperti dalla testa ai piedi, seguito il briefing sulla sicurezza, distribuiti marcatori e paintball, è ora di dirigersi verso le aree di tiro al bersaglio per mettere alla prova se stessi e la strumentazione, in modo da prenderci la mano. - Si scende in campo
Meglio non cadere nell’iperanalisi per non perdere metà del divertimento, ma se ce n’è il tempo, è una buona idea concedersi una rapida esplorazione “a freddo”, per definire almeno le primissime mosse. È consigliabile anche dare dei nomi ai bunker, per indicare più velocemente ai compagni dove si trovano gli avversari durante la gara. - Le ultime mosse prima del via
Quando i membri dello staff avvisano che la partita sta per iniziare, bevete un sorso d’acqua e ricordate di tenervi idratati nel corso del gioco. Tenete presente che il campo avversario è generalmente speculare al vostro e non abbiate paura di chiedere chiarimenti allo staff o all’arbitro. E nemmeno, durante il gioco, di scambiare informazioni con i membri della vostra squadra. - Correte dei rischi e divertitevi
Non rimanete tutto il tempo al riparo nel bunker di partenza, è solo un gioco e l’obiettivo principale è fare del proprio meglio e divertirsi. Il tutto, ovviamente, rispettando le regole e gli altri giocatori.
Il dizionario del paintball
Cinque parole chiave per iniziare a capirci qualcosa
- Paintball
Si chiamano così anche le palline colorate con cui si colpisce l’avversario. - Marcatore
Attrezzo sportivo per tirare le palline. - Speedball
È il nome che assume il paintball quando è praticato su campi regolamentari con gonfiabili. - Breakout
La fase iniziale del gioco, quando i giocatori lasciano la base e prendono posizione all’interno del campo. - Snapshooting
La situazione di scontro/incontro con l’avversario.