Formula 2025

La F1 resta uno dei pochi eventi sportivi di risonanza globale. E quest’anno tra novità di regolamento e competizione agguerrita il campionato promette di essere particolarmente avvincente

Formula 1 2025FERRARI - Monoposto SF-25 con motore Ferrari 066/15. Il team principal è Frederic Vasseur, i piloti L. Hamilton e C. Leclerc

Pochi eventi al mondo possono vantare una risonanza globale. La Formula 1 è tra questi, con un impatto mediatico paragonabile a quello delle Olimpiadi o dei Mondiali di calcio. Ma con una differenza cruciale: mentre i grandi eventi sportivi si disputano ogni quattro anni, la F1 accende i riflettori stagione dopo stagione, senza mai fermarsi e aumentando la sua popolarità.
Iniziata da poche settimane, la Formula 1 2025 non sarà solo una stagione straordinaria, ma il prologo di una rivoluzione destinata a riscrivere le regole del gioco. Tra il 2025 e il 2026, la Fia, Federazione Internazionale dell’Automobile, introdurrà una serie di innovazioni che trasformeranno il volto del Circus, toccando sicurezza, tecnologia e aerodinamica. Il futuro è già scritto: piloti più protetti, monoposto più avanzate e decisioni di gara affidate, in parte, all’intelligenza artificiale.

Formula 1: le novità nel 2025…

Per esempio, dopo il caldo estremo del GP del Qatar 2023, con piloti al limite delle forze, la Fia ha deciso di intervenire per garantire condizioni di guida più sicure. Quando le temperature in pista supereranno i 30,5°C, diventerà obbligatorio un kit di raffreddamento integrato nelle tute. Testato da Charles Leclerc e altri driver lo scorso campionato ad Abu Dhabi, il sistema consentirà ai piloti di affrontare le gare in condizioni più confortevoli, seppur con un piccolo compromesso: il peso minimo delle monoposto sarà aumentato di 5 kg per compensare l’adozione della tecnologia.

Anche l’aerodinamica subisce una stretta regolamentare, con l’eliminazione del cosiddetto “mini Drs” introdotto dalla McLaren. Dal 2025, le fessure tra i flap dell’ala mobile saranno ridotte, impedendo soluzioni che ottimizzino il flusso d’aria oltre il consentito. Inoltre, una volta disattivato il Drs, il flap dovrà tornare esattamente alla posizione di partenza, eliminando le strategie che sfruttano inclinazioni intermedie per guadagnare stabilità o velocità.

La vera svolta si manifesta però fuori dalla pista, con l’introduzione dell’intelligenza artificiale nel processo decisionale dei giudici di gara. L’obiettivo è garantire maggiore coerenza nelle sanzioni, analizzando episodi passati per applicare penalità più uniformi. Il sistema, che gestirà automaticamente le infrazioni standard come i track limits, potrebbe rappresentare un punto di svolta nella gestione delle gare, riducendo il margine di errore umano e accelerando i tempi di valutazione.

La vera svolta è fuori dalla pista, con l’introduzione dell’AI nel processo decisionale dei giudici di gara

…in attesa della rivoluzione nel 2026

E poi c’è il 2026, l’anno della grande rivoluzione tecnica. Le monoposto adotteranno un’aerodinamica attiva, con due flap mobili sull’ala anteriore che cambieranno inclinazione tra rettilinei e curve. Il posteriore sarà altrettanto rivoluzionato: l’ala potrà avere fino a tre elementi, mentre il fondo presenterà un marciapiede piatto, sei nuovi deviatori di flusso e un diffusore più lungo e alto. Un cambiamento che non riguarderà solo l’efficienza aerodinamica, ma anche lo spettacolo in pista, con vetture ancora più dinamiche e imprevedibili.

Chi compete per il titolo

Tornando al presente, Red Bull, Ferrari e Mercedes sono per ora tre giganti senza scettro. Il tempo li ha resi forti, ma anche vulnerabili. E la competizione non è mai stata così feroce. Christian Horner, team manager di Red Bull, che può contare sul pilota campione del mondo Max Verstappen, ora affiancato dal neozelandese Liam Lawson, sa di aver perso qualcosa di inestimabile. Adrian Newey se n’è andato. E con lui, forse, la certezza della vittoria. Red Bull è ancora un colosso, ma senza il suo scultore, la statua può iniziare a sgretolarsi. Lo sanno tutti. Lo sa lui.

A Maranello, Ferrari invece conta le ferite. L’illusione di portare il genio Adrian Newey in rosso si è dissolta come nebbia al mattino. John Elkann e Frédéric Vasseur hanno evitato un’asta al rialzo, ma dentro di loro c’è il rimpianto. E il rimpianto, in Formula 1, pesa come il piombo. Si sono mossi tardi. O forse non abbastanza forte. Ora resta solo la strada più dura: vincere senza di lui. Anche se il Cavallino può contare su una nuova straordinaria risorsa: il baronetto Lewis Hamilton, sette volte campione del mondo, affiancato all’astro pronto a sbocciare Charles Leclerc. La Ferrari del 2025 è cambiata moltissimo: per prima cosa ha abbandonato il tradizionale sistema push-rod per passare allo schema pull-rod (come Red Bull e McLaren). Una rivoluzione che ha imposto una profonda riprogettazione della parte anteriore della macchina con una conseguente diversa disposizione delle componenti interne delle sospensioni.

Red Bull, Ferrari e Mercedes sono per ora tre giganti senza scettro. Il tempo li ha resi forti, ma anche vulnerabili.

Intanto, in casa Mercedes Toto Wolff, uomo di ghiaccio e logica, ha riorganizzato tutto. I suoi ingegneri, il suo reparto corse, la sua visione. Ma lui sa. Sa che ogni piccolo frammento del genio di Adrian Newey, ovunque sia finito, potrebbe riscrivere il futuro. E Toto Wolff odia non avere il controllo. Il colpo da maestro può rivelarsi l’aver affiancato a George Russell in Mercedes il diciottenne pilota italiano Kimi Antonelli. Ma il 2025 non è solo la storia di chi ha perso. È anche la storia di chi ha vinto. McLaren è campione del mondo costruttori. Zak Brown sorride con la sicurezza di chi ha costruito una squadra vincente. Andrea Stella ha affinato ogni dettaglio. Lando Norris e Oscar Piastri sanno di avere tra le mani un’auto capace di tutto. Nessuno può più ignorarli.

Dal canto suo, Aston Martin ha fatto la mossa che tutti temevano. Lawrence Stroll ha convinto Adrian Newey a unirsi alla squadra. Dan Fallows lavora al fianco del genio di Stratford-upon-Avon. Ora Newey, con il team manager Andrea Stella, si sta concentrando più sull’auto verde del prossimo campionato, il 2026, quando i regolamenti saranno rivoluzionati e i carburanti diventeranno sintetici, e questa monoposto potrebbe essere l’ultima sua grande opera. Fernando Alonso non aspetta altro. A 43 anni è ancora affamato. Vuole l’ultimo colpo, l’ultimo mondiale. Mentre il pilota Lance Stroll deve dimostrare di meritare il suo posto. Il paddock lo guarda con scetticismo.

Fin da ora, McLaren e Red Bull, Ferrari e Mercedes non possono più permettersi errori. Ogni gara è una lotta. Le strategie si affinano. La furbizia dei team manager, la fame dei piloti, l’ingegno degli ingegneri: tutto converge in un punto solo. Il 2025 non è un anno di passaggio. È un bivio. Chi dominerà, e chi resterà indietro, dipenderà da dettagli invisibili agli occhi degli uomini comuni. Ma non ai loro. Il quadro che emerge dalle prime gare è quello di una griglia equilibrata nelle prime quattro posizioni. McLaren è partita da favorita, ma Ferrari, Red Bull e Mercedes sono pronte a inserirsi nella lotta. Dietro di loro, Williams scalpita mentre Aston Martin cerca risposte. Il Mondiale 2025, lungo 24 gran premi, si preannuncia come una delle stagioni più incerte degli ultimi anni.


Regolamento 2025: addio al punto extra

Mentre il regolamento tecnico resta pressoché invariato, quello sportivo introduce alcune modifiche destinate a cambiare le strategie in gara.

  • Fine del punto per il giro veloce
    Dal 2025 non sarà più assegnato il punto extra per il giro più veloce in gara, anche se ottenuto da un pilota nella top ten. Una scelta che elimina manovre tattiche di fine corsa e costringerà i team a rivedere le strategie.
  • Monaco a due soste obbligatorie
    Per aumentare lo spettacolo nel Principato, tutti i piloti dovranno effettuare almeno due pit-stop, indipendentemente dalle condizioni meteo. Una rivoluzione per una delle piste meno propense ai sorpassi.
  • Giro di formazione per chi parte dai box
    Le monoposto che scatteranno dalla pit-lane dovranno partecipare al giro di formazione, evitando vantaggi in termini di consumo gomme e carburante.
  • Maggiore sicurezza per le vetture danneggiate
    La direzione gara potrà imporre il ritiro immediato a monoposto gravemente danneggiate, evitando rischi per gli altri concorrenti.
  • Griglia in caso di qualifiche annullate
    Se la sessione viene cancellata (ad esempio per maltempo), l’ordine di partenza sarà determinato dalla classifica piloti. Se accadrà al primo GP della stagione, si farà riferimento alle prove libere.

*Ha collaborato Nicole Berti di Carimate – Articolo pubblicato sul numero di Business People di aprile 2025. Scarica il numero o abbonati qui

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