Il business della bellezza sembra non conoscere crisi, il mercato cosmetico chiude, infatti, il 2010 con dinamiche sostenute grazie alla significativa ripresa delle esportazioni e alla tenuta dei consumi. In crescita dell’1,3% ora vale 9,3 miliardi di euro. Il fatturato delle sole industrie italiane supererà a fine anno gli 8,35 miliardi di euro per una crescita del 3,1%. E anche il 2011, pur con le incertezze dovute all’evoluzione dei prezzi e alle opzioni d’acquisto, si annuncia in ulteriore ripresa. Questo è quanto emerge dall’analisi del Centro Studi di Unipro, l’Associazione Italiana delle Imprese Cosmetiche.A sostenere la domanda interna soprattutto le buone performance delle vendite in farmacia e erboristeria, rispettivamente con una crescita media annua del 2,9% e del 5% pari ad un volume, a fine anno, di 1,5 miliardi di euro in farmacia e di 350 milioni di euro in erboristeria. Rallenta la crescita del mercato nella grande distribuzione organizzata (che continua però a rappresentare il 40% delle vendite italiane di cosmetica); in ripresa, dopo un semestre negativo, le vendite in profumeria. Indicazioni moderatamente favorevoli, dopo le importanti flessioni degli ultimi esercizi, dai canali professionali, in particolare nei centri estetici, +2% per un volume di 200 milioni di euro. Qualche incertezza si segnala ancora per i consumi nei saloni di acconciatura che, dopo una ripresa nei primi mesi, fermano la crescita attorno ai 700 milioni di euro. Non solo il buon andamento dei consumi interni, a sostenere il settore anche la domanda in arrivo dal mercato esterno, quello delle esportazioni. Nel 2010 il valore dell’export, in crescita di oltre otto punti percentuali, supererà i 2,2 miliardi di euro, portando l’attivo della bilancia commerciale del settore a oltre 700 milioni di euro, un vero primato per un settore che ha ancora ampi spazi di manovra sui mercati internazionali.
© Riproduzione riservata