L’industria si fa design

Claudio Luti, proprietario e presidente di Kartell

Prima ha fatto entrare la plastica nella casa degli Italiani, poi l’ha plasmata per ottenere prodotti oltre che utili anche belli, infine l’ha nobilitata con l’aiuto delle più grandi firme del design. È la storia di Kartell, che quest’anno compie 60 anni e dopo i successi degli anni ‘50, ‘60 e ‘70 vive oggi una nuova giovinezza. Superati gli anni ‘80, caratterizzati dalla ricerca di una nuova identità, la svolta avviene nel 1988 con l’entrata in azienda di Claudio Luti, genero del fondatore, l’ingegnere chimico Luigi Castelli, nonché manager di grande esperienza nel mondo della moda. È, infatti, colui che con Gianni Versace crea l’omonima maison. «Quando ho deciso di vendere le mie azioni della Versace», spiega Luti, «mi sono guardato in giro e ho così deciso di mettere a frutto il mio know how e le mie conoscenze in un settore affine e per di più che avevo già in casa: il design. E a differenza delle precedenti esperienze, ho scelto di seguire tutto il processo produttivo, dialogando direttamente con i designer. Parlare con persone come Starck, Magistretti e Citterio, i primi con cui ho collaborato, è stato molto facile. Loro avevano grande rispetto per i 30 anni di successi di questa azienda e mi hanno insegnato ad avere a mia volta rispetto per il suo know how industriale». In 60 anni di storia Kartell, infatti, non ha mai tradito la sua vocazione industriale. «Questo significa che, investendo in anticipo sul prodotto, dobbiamo venderne tanti pezzi e tenerlo vivo a lungo sul mercato per ammortizzarne i costi. Vogliamo creare oggetti che durino nel tempo. Lo testimonia il fatto che in questi ultimi 20 anni è uscita dal catalogo una percentuale di prodotti inferiore al 5%, il che vuol dire che il 95% continua a essere profittevole. Questo successo , peraltro, ci ha consentito di attuare una strategia commerciale basata su vetrine monomarca: 240 sparse per tutto il mondo» afferma Luti. Oggi la squadra Kartell si compone di una dozzina di designer che lavorano in modo continuativo con Claudio Luti, perché «come diceva sempre l’amico Magistretti: “il design si fa in due e l’architettura si fa da soli”». Della squadra Kartell fanno parte Philippe Stark, Ron Arad, Antonio Citterio, Ferruccio Laviani e molte altre firme italiane e internazionali.

KARTELL IN CIFRE

  • 110 punti vendita di grandi dimensioni

  • 130 punti vendita di piccole dimensioni

  • 11 punti vendita diretti, il resto è in franchising

  • 10 i prodotti lanciati, in media, ogni anno sul mercato

  • 9 i Compassi d’Oro vinti

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