Anno 1999: la Suzuki Sv 650 arriva sul mercato sostanzialmente inventandosi un nuovo segmento di mercato, quello delle “prime moto”. Da allora molti ne hanno seguito le tracce e oggi, a quasi vent’anni di distanza, un pezzo di storia delle due ruote si rinnova per battere l’agguerrita concorrenza, rappresentata da Kawasaki Er-6n e Yamaha MT-07 in primis.Progettata partendo dalla base tecnica della sorella Gladius, perde chili e guadagna cavalli pur rientrando nelle normative Euro4. Il motore è la componente che ha subito le più profonde modifiche. Dall’air box ai cornetti di aspirazione, passando per le fasce elastiche e i pistoni, fino ad arrivare al sistema “Low Rmp Assist” che alza il regime di rotazione nelle partenze da fermo per evitare lo spegnimento involontario della moto. Il propulsore bicilindrico da 645 cc è certamente l’asso nella manica di questa “nuda”. È il più potente della categoria, ma è studiato per accompagnare anche i piloti che muovono i primi passi nel mondo delle due ruote. Anche l’impianto di scarico è rinnovato e risulta più aggraziato, oltre che efficiente. Resta invece sostanzialmente invariata la ciclistica che continua a convincere. Perfetta entry level, è una delle moto con il miglior rapporto qualità-prezzo che si possano acquistare oggi. Con meno di 7 mila euro, infatti, ci si porta a casa una bicilindrica con prestazioni al top di categoria (76 Cv) e una ciclistica studiata per garantire la massima facilità di guida sia in città sia fuori porta. Non sottovalutatela, però. La Sv 650 non è “buona” solo per iniziare. Non è insomma una di quelle moto che infondono sicurezza nelle prime settimane di guida, per poi risultare troppo mansuete una volta acquisita un po’ di esperienza. Potrà accompagnarvi dal primo giorno da motociclisti fino alla maturità, assecondando anche le vostre velleità sportive. Questa moto diverte perché è facile. Basta salirci in sella e togliere il cavalletto per sentirsene padroni. Anche se non si è altissimi, si possono poggiare bene i piedi a terra, i fianchi sono stretti, il manubrio è vicino e la posizione in sella molto naturale. Tra le auto sguscia con destrezza, la frizione morbida e l’erogazione pulita aiutano, e ogni passaggio viene naturale nonostante i 197 kg di peso in ordine di marcia (quattro in meno del precedente modello, ma sempre tanti per i meno esperti). Tutto è così semplice che viene voglia di divertirsi, e la Sv 650 non fa complimenti. Aprendo il gas, il bicilindrico a V – così accomodante ai bassi regimi – esplode con brio e fa sentire tutti i 64 Nm di coppia a disposizione. Chili e cavalli non sono tanti sulla carta, ma nella guida reale bastano a divertire persone con anni di esperienza. Se ci si lascia andare e si asseconda lo spirito del motore, la ciclistica sfodera qualità da moto di categoria superiore. Reattiva nello stretto alle basse andature, non è affatto instabile quando si forza il ritmo. L’ingresso curva è preciso e invita ad osare, mentre in fase di percorrenza ci si sente accompagnati con sicurezza.
© Riproduzione riservataSuzuki SV650, entry level perfetta
A quasi 20 anni dalla prima volta, la Suzuki SV650 torna in strada per riconquistare il primato dei modelli per chi vuole prendere confidenza con le due ruote. Ma, grazie a un pieno di cavalli, saprà piacere anche ai più esperti