Il 10 giugno 2014 gli iscritti a e-flux, il più noto sistema di annunci di arte contemporanea, hanno ricevuto una bizzarra newsletter. L’intestazione dichiarava: «La Tate Modern annuncia un nuovo direttore». Seguiva un (finto?) dipinto di On Kawara che annunciava una data: 5 novembre 2014. Ma tutto ciò non aveva nulla a che fare con questo esordio: la mail conteneva una serie di dati curiosamente precisi su un evento ancora senza titolo e due righe di concept: «Raccogliere le misteriose memorie di Torino e i bizzarri fantasmi di Palazzo Cavour nel modo più soggettivo, ossessivo, arbitrario e incompleto possibile». L’evento sarebbe stato curato dall’artista (sedicente in pensione) Maurizio Cattelan assieme a due giovani curatrici per One Torino, il progetto culturale lanciato da Artissima nel 2013. Un link a un Tumblr di sole immagini – shitndie.tumblr.com – chiudeva il messaggio e acuiva il mistero. Artissima è anche questo: una piattaforma sperimentale che non ha paura di rischiare, aprendo le porte a un progetto borderline e a forme di comunicazione non convenzionali. Su Shit and Die vi rimandiamo a questo articolo, ma era importante partire da qui, perché tutto lascia pensare che l’evento condizionerà fortemente lo spirito di questa edizione della fiera d’arte contemporanea di Torino. La dimostrazione di coraggio è evidente anche tra le arcate dell’Oval Lingotto, lo spazio che da qualche anno ospita la kermesse vera e propria: per l’edizione 2014 è annunciata la nascita di Per4m, una nuova sezione dedicata interamente alla performance. Per4m ospiterà, nei quattro giorni della manifestazione (7-9 novembre con l’anteprima serale del 6), lavori di 16 artisti, rappresentati da altrettante gallerie e selezionati da tre curatori internazionali, al migliore dei quali verrà assegnato il Prix K-Way Per4m del valore di 10 mila euro offerto dal partner K-Way. La sua peculiarità consiste nell’essere una sezione a pieno titolo, che non si limita a offrire una proposta culturale, ma cerca anche di sondare le potenzialità commerciali di questo mezzo difficile ed effimero. Per4m è affiancata dalle altre due, ormai tradizionali, sezioni “curate” della fiera: Present Future e Back to the Future. La prima, realizzata per il quattordicesimo anno in collaborazione con illycaffé, raccoglie 20 talenti emergenti selezionati da un team di giovani curatori. Il vincitore del premio associato avrà l’opportunità di una mostra al Castello di Rivoli, che inaugurerà in concomitanza con la prossima edizione della fiera: destino che quest’anno tocca all’artista turca Fatma Bucak e alla francese Caroline Achaintre, vincitrici della scorsa edizione. Sempre densa di sorprese, Back to the Future – che propone mostre personali di artisti poco noti del recente passato – presenta per il 2014 ben 25 artisti, fra cui l’inossidabile Hans-Peter Feldmann e due donne che hanno contribuito in maniera significativa alle ricerche programmate degli anni ‘60 e ‘70, l’italiana Grazia Varisco e l’ungherese Vera Molnar, una pioniera nell’utilizzo artistico del mezzo informatico. Come da tradizione, le sezioni curate sono affiancate dalle tre principali: Art Editions, che ospita edizioni e multipli; New Entries, che raccoglie 19 gallerie giovani che non hanno mai partecipato alla fiera; e la Main Section, con i suoi 124 partecipanti, per un totale di 194 gallerie. Rispetto all’anno precedente, si rafforza ulteriormente il processo di internazionalizzazione che conferma Artissima come l’evento fieristico italiano più interessante per il mercato straniero: solo 57 gli espositori italiani, il 29% del totale, mentre si registra un aumento di ben nove unità tra i Paesi esteri. Un’attrattiva, quella suscitata negli espositori internazionali, dovuta certamente al gusto raffinato dei collezionisti, all’ampio ventaglio di premi e al consistente investimento in acquisizioni messo a disposizione dalla Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea Crt per le collezioni della Gam di Torino e del Castello di Rivoli, per un valore complessivo di circa 250 mila euro. Ma anche al valore del contesto, che si esprime nei giorni della kermesse con una ricca serie di iniziative culturali. A partire dalla notte delle arti contemporanee di sabato 8 novembre, che tradizionalmente vede l’apertura serale straordinaria delle gallerie della città (da non perdere la personale di Boris Mikhailov da Guido Costa, quella della giapponese Miki Yui a e/static e quella dello scultore Fabio Viale da Gagliardi). C’è poi l’attività dei musei della città, che per l’occasione mettono in campo una proposta molto ricca e decisamente virata al femminile: dal Castello di Rivoli, che propone una importante personale dell’artista francese Sophie Calle (fino al 15 febbraio 2015) su i temi dell’affetto e dell’emozione, della morte e dell’analogia madre|mare; alla Gam, che include nel suo ventaglio una personale della pittrice inglese Cecily Brown (fino all’1 febbraio); fino alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, che a una collettiva di pittura (organizzata in collaborazione con l’Ica di Londra) affianca una personale della tedesca Isa Genzken, di cui vengono presentate – per la prima volta in Italia – le opere pittoriche di fine anni ‘80 (sempre fino all’inizio di febbraio). E c’è, infine, One Torino, con l’atteso progetto curatoriale di Maurizio Cattelan…
© Riproduzione riservataTorino da stupire, al via Artissima 2014
Performance, produzione contemporanea e le donne più brillanti del panorama attuale: tutto questo è la fiera che trasforma per quattro giorni il capoluogo piemontese nel cuore pulsante della cultura italiana