Un’auto ogni tre giorni

È questo il ritmo al quale nel 2011 le case automobilistiche presenteranno i loro nuovi modelli. A dispetto della crisi delle immatricolazioni, quest’anno sono attese un numero incredibile di novità. E per la prima volta arriva la trazione diesel-elettrico

L’industria dell’auto non ci farà mancare nulla nel 2011! A dispetto della crisi economica, che non è ancora risolta; delle schermaglie tra Sergio Marchionne, il boss di Fiat-Chrysler, e la Fiom; del governo che non prende posizione su un ganglio vitale del business che rende oltre 67 miliardi di tasse e dà lavoro a un milione di famiglie; del prezzo dei carburanti che consente ai petrolieri di fare guadagni enormi e al Fisco di aumentare le entrate grazie a accise e Iva che gravano su benzina, gasolio, Gpl e metano; del costo delle polizze assicurative, il doppio di quanto pagano francesi e spagnoli. Eppure nonostante questo scenario i costruttori automobilistici non mancheranno di proporre nuovi modelli: dalle vetture ecologiche destinate agli animi verdi alle supersportive per assicurare il piacere di guida a chi ha il piede pesante.In media quest’anno ogni tre giorni una novità automobilistica farà parlare di sé. Una sfilata opulenta, per dare la sveglia a un mercato che in Italia ha fatto tanti passi indietro. Il rendiconto alla fine del 2010 è catastrofico, circa 1.960.000 veicoli immatricolati, il peggiore consuntivo da 14 anni in qua. Il giro d’affari per l’acquisto di auto nuove è risultato pari a 37,6 miliardi di euro, il 10,3% in meno rispetto ai 41,9 miliardi spesi nel 2009. I giovani sotto i 35 anni comprano sempre meno macchine (4,5 punti in meno negli ultimi due anni) a fronte di una contemporanea crescita di oltre tre punti degli “over 55”. Un po’ di ottimismo viene dall’aumento degli acquirenti donne (al 41,7% rispetto al 39,7%).Per quanto riguarda la tecnologia, recupera il Diesel, che nel 2010 torna al ruolo di prima motorizzazione con il 46,1% dell’immatricolato, lasciando il 36% ai propulsori a benzina, il 14,2% al gpl, il 3,4% al metano e lo 0,3% alle vetture ibride. Cosa succederà quest’anno? Gianni Filipponi, direttore generale dell’Unrae (l’Unione degli importatori di auto estere), è pessimista: «Se non ci saranno incentivi, la previsione per il 2011 è nera: si aggirerà intorno a 1.850.000 immatricolazioni, valore che fa seguito ai 2.159.000 del 2009 e alla chiusura del 2010 a 1.960.000 unità. Il calo previsto il prossimo anno sarà, dunque, del 5,6% inferiore al -9,2% con il quale si è chiuso quest’anno». Il sipario sulle novità del 2011, come sempre è accaduto in passato, si alzerà nel salotto buono del Salone di Ginevra, ai primi di marzo, ma i marchi stanno già sgomitando per difendere o aumentare le rispettive quote di mercato.

AUTO SFIZIO Sono destinate a chi pretende di essere notato quando è al volante della sua macchina. Sono vetture ricche di personalità anche se spesso di piccole dimensioni. La punta di diamante potrebbe essere l’eccentrica Aston Martin Cygnet, microcar a quattro posti sul mercato da marzo. La Cygnet è una Toyota iQ a tutti gli effetti: le iQ entrano già assemblate di tutto punto nello stabilimento di Gaydon, dove vengono sostituiti luci, paraurti, minigonne, cerchi e scarico al fine di conferire un look conforme allo stile Aston Martin. Il motore è identico a quello d’origine, mentre gli interni sono pesantemente customizzati a suon di pellami pregiati, cromature luccicanti al fine di restituire un’atmosfera cara ai clienti della casa. Più si avvicina la commercializzazione, più il prezzo della Cygnet sale: ora si parla da 30 mila euro in su. Sarà di certo una city car molto esclusiva, riservata ai clienti già in possesso di una GT firmata dalla casa fondata da Lionel Bamford. Non avranno le stesse stimmate di esclusività, ma anche la Nuova Fiat Panda, lancio a fine 2011, con il musetto che propone il motivo grafico delle tre prese d’aria della primissima Panda e i fari alla 500, e la Volkswagen Up!, che vuole diventare in Europa la principale antagonista della city car del Gruppo Fiat, hanno personalità da vendere e prezzi molto più accessibili della Cygnet. In questa categoria s’inserisce anche la terza serie del New Beetle (in estate) e due piccole scoperte, l’Audi A1 cabrio, con un taglio netto al tetto (maggio) e, dopo sette anni di assenza dal listino, la Volkswagen Golf Cabriolet, in giugno. Tra le piccole elitarie ed eleganti entra di diritto la nuova Ypsilon (giugno), la Lancia che “piace alla gente che piace” e che per la prima volta sfoggerà le cinque porte invece delle consuete tre. Pelle, finiture maniacali, motori d’avanguardia (anche il bicilindrico TwinAir) e uno stile inconfondibile con molti richiami alla Delta. E la Mini Coupé, in luglio, sportiva due posti con un bel baule (oltre 250 litri) il tetto diverso dalla tinta della carrozzeria prima dell’estate seguita a pochi mesi dalla versione scoperta la roadster. Il motore più in? Il 1600 turbo da 210 cv.

TEMPO LIBEROSono le crossover a piacere di più, adesso anche di taglia small, come l’Audi Q3 (ottobre), lunga meno di 4 metri, assemblata in Spagna e destinata a confrontarsi con un altro mostro sacro al debutto in giugno, la Evoque, la baby Range Rover a 3 e a 5 porte (lunga 435 cm), a giugno. I prezzi partono da oltre 32 e 35 mila euro. Ma sono gradite anche le monovolume XXL, come la Lancia Phedra Large (non è detto che si chiamerà così), l’Mpv da 514 cm, che nasce sulla base del Grand Voyager di Chrysler, vettura sette posti offrirà un abitacolo particolarmente lussuoso oltreché versatile. O quelle XL, tipo la Freemont, in giugno, versione Fiat della Dodge Journey: lunga quasi 5 metri, offre sette posti, stile da crossover, ma trazione solo sulle ruote anteriori. Un classico per la gita in famiglia restano le station wagon. Chicchissima, con le sue cromature, appare la Citroen DS5 Station Wagon, che ha il compito di traghettare una familiare lunga 450 cm tra le auto più blasonate e desiderate della categoria. Autorevole l’Audi A6 Avant, debutto per settembre, che nasce sul pianale dell’A7, è lunga quasi 5 metri, offre motori e cambi (anche l’S-tronic) fantastici, sicurezza da prima della classe con prezzi a partire da circa 45.000 euro.

1,9 MILIONI i veicoli immatricolati in Italia nel 2010, il dato peggiore degli ultimi 14 anni

37,6 MILIARDI di euro, il fatturato complessivo

SUPERSPORTIVE Posto d’onore per la grande coupé quattro posti e motore V12 Ferrari, che sostituirà la 612 Scaglietti. Esordio a Ginevra con novità tecniche che potrebbero essere rivoluzionarie. Secondo il mensile Quattroruote potrebbe avere la trazione integrale attraverso l’adozione di due motori elettrici sulle ruote anteriori alimentati dal Kers, il sistema usato in F1 per recuperare l’energia in frenata. Nuova modello per la Maserati che lancerà la GranCabrio S (marzo), ancora più potente ed emozionante. Rivoluzione per la Mercedes Amg Sls che, nella versione roadster, perde inevitabilmente le porte ad ali di gabbiano e acquisisce due porte normali, poiché nella coupé sono incernierate sul tetto. Dopo quasi 10 anni di carriera, con 4.009 esemplari prodotti in totale, è uscita di scena la Lamborghini Murcielago che sarà sostituita in giugno da un nuovo modello che potrebbe chiamarsi Aventador. Il nuovo V12 aspirato da 6,5 litri e 700 cv e il cambio elettroattuato a sette marce sono già stati presentati: il piacere di guida è assoluto. Più lunga, più potente, più cattiva del modello che manda in pensione la nuova Bmw Serie 6 Cabrio. Capote in tela che si apre in una ventina di secondi, cambio a otto marce, motore V8 da 4.4 litri da 407 cv e 600 Nm di coppia.

AUTO ECOLOGICHEArriva la prima ibrida familiare. Si chiama Toyota Prius Mpv ed è più alta e lunga dal modello dal quale deriva. Ospita sette passeggeri su tre file di sedili e utilizza il collaudato sistema full hybrid che consente di percorre anche 2 km a emissioni zero. Honda Jazz è, invece, la prima city car ibrida. Usa lo stesso sistema usato per la Insight, che non permette di viaggiare mai a zero emissioni: motore 1.3 benzina, motore elettrico e cambio cvt per un consumo sul misto di 22 km con 1 litro di verde. A farle compagnia la Lexus Ct 200h, una giapponese disegnata in Europa (a Nizza). Il frontale è aggressivo, con bei fari angolari illuminati dai led, il profilo scattante e longilineo. Il sistema ibrido è quello della Prius, motore a benzina di 1.8 litri accoppiato a un’unità elettrica, quest’ultima alimentata da batterie di tipo tradizionale, per un totale di 136 cv. Lancio a marzo, prezzo da 28.500 euro. La sorpresa? Il primo abbinamento di un motore diesel a uno elettrico. L’ha messo a punto il gruppo Psa (Peugeot-Citroen) e debutterà all’inizio dell’autunno sulla Peugeot 3008 Hybrid4. I dati su consumi ed emissioni sono entusiasmanti: 26,3 km/l e meno di 100 g di CO2 per km.

AUTO BLULa berlina classica, l’ammiraglia, ha sempre i suoi estimatori e non può mancare dai listini delle case costruttrici. Classica, massiccia, autorevole è la Lancia destinata a sostituire la Thesis. Potrebbe chiamarsi di nuovo Thema e avrà un Dna americano in quanto la piattaforma e il motore V6 Pentastar sono quelli della Chrysler 300. Sarà lunga circa 5 metri, offrirà il cambio a otto rapporti, un paio di turbodiesel della Vm di Cento e la trazione sulle ruote posteriori (da novembre). Con la 508 Peugeot sostituisce due modelli, la 407 e la 607. La nuova berlina 508 (ma c’è anche station wagon) è lunga 479 cm, ha una linea autorevole senza essere troppo appariscente offre una lunga lista di accessori (anche il sedile di guida con il massaggio lombare). Arriverà a marzo con un prezzo di listino che parte da circa 23.500 euro. Da maggio, Infiniti M35h, la lussuosa berlina prodotta dalla divisione di lusso dell’alleanza Nissan-Renault, costituirà la prima ibrida del gruppo franco-nipponico. Il V6 benzina da 3.5 litri per 306 cv è infatti accoppiato a un elettromotore da 67 cv. La trazione è sulle ruote posteriori e il piacere di guida, assicurano i progettisti, elevato. Insomma, l’automobile malgrado la crisi che vive in Italia e in Europa continua a essere vitale e a evolversi. «Contrariamente a quanto si può immaginare, dati i tempi che viviamo, esiste ancora l’orgoglio dell’automobile, fatto di tutto ciò che l’automobile può e vuole dare, del ruolo che deve avere in una società moderna e proiettata verso il futuro», sostiene Loris Casadei, presidente dell’Unrae e di Porsche Italia. «Bastano due dati per capire meglio quanto l’automobile ha già dato. Il primo: 100 automobili di oggi inquinano meno di una del 1970; il secondo: una vettura di oggi ha un tasso di sicurezza superiore dell’80% rispetto a un’auto costruita solo 10 anni fa. Sono valori fantastici che testimoniano quanto i costruttori fanno per rendere l’auto sempre più sicura e sempre meno inquinante».

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