Non appena concluso il lungo rush per ottenere il prolungamento degli aiuti Ue, il governo greco scende in un altro campo minato: quello della lotta agli ultras, fenomeno particolarmente violento nel Paese.
Così Alexis Tsipras ha disposto l’immediata sospensione del campionato di calcio locale a causa dei troppi episodi di violenza a margine delle partite.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso sono stati gli incidenti a margine del derby di Atene tra Panathinaikos e Olympiacos, proseguiti nella lega ellenica con un litigio tra i due presidenti martedì 24 febbraio.
Il vice ministro dello Sport, Stavros Kontonis, ha chiesto a tutti i principali organi del calcio greco di sospendere le attività a tempo indeterminato, o fino a quando non ci saranno impegni specifici da parte di tutte le parti coinvolte nella lotta contro la violenza e un nuovo quadro legislativo.
Da capire adesso quale sarà la reazione di Fifa e Uefa che vedono sempre negativamente le ingerenze della politica sui campionati calcistici e potrebbero comminare sanzioni a carico della Nazionale.
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