Volkswagen T6, 65 anni e non sentirli. I numeri di questo “furgone” hanno fatto e fanno tutt’ora la storia. 12 milioni sono gli esemplari prodotti e molti ancora di questi sono sparsi per il mondo a fare il loro sporco lavoro. A debuttare oggi è la sesta generazione dello storico furgone VW. Il T6 rimane un furgone commerciale o passeggeri che si svecchia molto, ma la sua anima strizza l’occhio ai T6 del passato. A prima vista il T6 riprende in modo abbastanza marchiato il look retrò del leggendario Bulli, grazie alla carrozzeria bicolore e ai cerchi ora più grossi, da 18 pollici, ma sempre cromati, come nel passato. L’estetica del nuovo T6 non cambia moltissimo, qualche modifica la troviamo all’anteriore, dove i fanali vengono “ingigantiti” e al posteriore, sempre tagliato ma con una linea un po più leggera. Migliora e non di poco la chiusura del portellone centrale, nelle versioni precedenti pesantissimo.
Per i più pigri è stato inserito come optional l’apertura e la chiusura automatica. Vera novità per il nuovo T6 è la possibilità di selezionare la modalità Confort all’interno dell’assetto regolabile. Sotto il cofano del Volkswagen T6 2015 debuttano motori TDI rivisti e omologati Euro 6. Le potenze vanno da 84 a 204 cv mentre la cilindrata di 2.0 litri è la stessa per tutti. Volendo, ci sono anche i benzina da 150 o 204 cv. Non manca il sistema Start&Stop, di serie, e consumi calati, in media, del 15% rispetto al passato. Ampissima la dotazione di serie e i pacchetti di sicurezza. Adaptive Cruise Control, frenata automatica d’emergenza in città, avviso di collisione frontale, abbaglianti automatici, Driver Alart, che riconosce la stanchezza del guidatore. Quest’ultimo a richiesta con opzione sonora. Vi parlerà invitandovi, se vi sente distratti a fare al più presto una sosta e nel qual caso voi non ascoltiate il suo avvertimento, alzerà il volume della musica in modo automatico per riuscire ad attirare l’attenzione dei passeggeri.
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