Ai padri dell’intellingenza artificiale il Premio Nobel per la Fisica: «Attenzione ai rischi»

Nonostante l'ambito premio, entrambi gli scienziati hanno condiviso alcune preoccupazioni sull'evoluzione dell'intelligenza artificiale

Premio Nobel per la Fisica ai padri dell'Intelligenza Artificiale© Getty Images

L’impatto dell’intelligenza artificiale nella nostra vita è destinato soltanto a diventare sempre più incisivo, rivoluzionando ogni settore e, chiaramente, anche la vita quotidiana. È anche alla luce di queste considerazioni che è stato consegnato il Premio Nobel per la Fisica 2024 allo statunitense John Hopfield e al britannico-canadese Geoffrey Hinton, padri dell’AI.

Come riporta Reuters, i due studiosi sono stati insigniti «per le scoperte e le invenzioni nell’apprendimento automatico che hanno aperto la strada al boom dell’intelligenza artificiale». Nello specifico, Hinton è stato ufficialmente riconosciuto come lo “scopritore” dell’intelligenza artificiale, mentre Hopfield ha fornito un contributo fondamentale creando una memoria associativa in grado di immagazzinare e ricostruire immagini e altri tipi di modelli nei dati.

Entrambi gli scienziati hanno tracciato un ponte fra cervello e macchine, iniziando i loro studi negli anni Ottanta, quando ancora i risultati di oggi erano pura fantascienza. «John Hopfield e Geoffrey Hinton hanno posto le fondamenta del potente machine learning di oggi, che è basato sulle reti neurali artificiali e sta rivoluzionando la scienza, l’ingegneria e la nostra vita quotidiana», si legge ancora fa le motivazioni dell’attribuzione del Nobel.

Nel corso della loro collaborazione, Hopfield e Hinton hanno simulato i processi di apprendimento della mente umana cercando di costruire dei modelli informatici in cui un neurone viene chiamato nodo e la connessione fra due nodi rappresenta una sinapsi. Gli studi non sono stati privi di intoppi: nel corso degli anni sono stati necessari diversi upgrade per la strumentazione per far funzionare quella che sembrava un’idea azzardata e visionaria.

L’assegnazione dell’onorificenza è sicuramente un grandissimo traguardo, ma ci sono anche dei lati oscuri: entrambi gli scienziati hanno condiviso alcune preoccupazioni. Il primo è stato Hinton, che nel 2023 ha lasciato Google, con cui aveva avviato una proficua collaborazione, per poter essere libero di parlare dei rischi dell’intelligenza artificiale.

Raggiunto al telefono durante la cerimonia, ha detto che «la nuova tecnologia porterà enormi benefici, ma suscita inquietudini per il futuro. L’umanità ha la responsabilità di usarla in modo etico e sicuro. Attenzione ai rischi, non abbiamo ancora alcuna esperienza di cosa significhi avere a che fare con cose che possono velocemente diventare più intelligenti di noi. Dobbiamo anche preoccuparci di una serie di possibili conseguenze negative: in particolare la minaccia che queste cose sfuggano al controllo».

Anche Hopfield ha fatto eco al collega: «Quando si ottengono sistemi sufficientemente ricchi in complessità e dimensioni, possono avere proprietà che non si possono intuire facilmente. Le tecnologie non sono solo buone o solo cattive, ma hanno capacità in andare in entrambe le direzioni. Sta a noi fare la differenza».

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