Tutte le banche dell’area euro, dal 9 gennaio 2025, sono obbligate a ricevere il bonifico istantaneo allo stesso modo di quello ordinario, senza un costo ulteriore. Ma questo non vuol dire che il servizio risulti ora gratuito per tutte le tipologie di utenti. Il nuovo regolamento dell’Unione Europea “2024/886”, comunemente noto come regolamento sui pagamenti istantanei (Ipr), è diventato ora operativo: dà corpo a una revisione della direttiva sulle procedure con l’intenzione di permettere a cittadini e aziende di accedere ai versamenti immediati più facilmente.
Prima della novità, infatti, sui bonifici istantanei poteva gravare l’aggiunta di una somma prestabilita o di una percentuale in base all’importo, con un aumento che poteva raggiungere i 2 euro per ciascuna operazione. Il prossimo 9 ottobre 2025 si aprirà poi un’altra fase, con il via all’obbligo per gli istituti di offrire – e dunque non più soltanto ricevere – il servizio di invio di bonifici istantanei ai clienti per procedere alla sua estensione e diffusione.
Che cos’è il bonifico istantaneo
In Europa, già dal 2017, è disponibile un meccanismo di pagamento immediato. In quell’anno infatti è entrato in funzione il Sepa Instant Credit Transfer, con l’obiettivo dichiarato di consentire di trasferire fino a 15 mila euro in meno di dieci secondi. Questo sistema, nel dettaglio, permette l’esecuzione di un bonifico istantaneo in euro tra clienti dei prestatori di servizi di pagamento (Psp) che si trovano nell’Area Unica dei pagamenti in euro (Sepa). Si consideri che i bonifici istantanei costituiscono il 19,67% dei bonifici effettuati in Europa.
Come funziona, quanto tempo richiede e l’importo massimo
Attraverso questa innovativa modalità di instant payments, diventa possibile far accreditare una somma su un conto corrente in un arco di tempo di solamente dieci secondi, 24 ore su 24 e 7 giorni su 7. La disponibilità della cifra inviata o ricevuta è immediata. C’è un limite però, seppure abbastanza ampio: l’importo massimo per i bonifici istantanei è 100 mila euro.
Gli istituti di credito, a partire da giovedì 9 gennaio, devono assicurare che i conti ricevano allo stesso modo bonifici ordinari e istantanei in euro. Inoltre devono essere evitate disuguaglianze nelle commissioni applicate alle due tipologie di versamenti. Questo per esempio ha portato in alcuni casi ad azzerare i costi dei bonifici istantanei nel mondo delle banche online. Nella galassia degli istituti tradizionali, invece, il costo medio ammonta a circa 76 centesimi.
L’omogeneità segue il criterio del dispositivo utilizzato: le condizioni devono essere le stesse nell’ambito dell’home banking, del mobile banking, degli sportelli automatici, dei terminali self-service, delle filiali o delle operazioni effettuate tramite smartphone. Non solo. Gli utenti devono poter essere in grado di verificare che un determinato codice Iban corrisponda a tutti gli effetti al beneficiario a cui si intende destinare i fondi. In questa maniera dovrebbe essere più semplice correggere eventuali sbagli ed evitare di incappare in truffe.
Vantaggi, svantaggi e rischi rispetto ai bonifici ordinari
Innanzitutto occorre cominciare a fare i conti con un dato: il bonifico istantaneo si attesterà con sempre maggiore convinzione come il nuovo standard di riferimento nel mondo dei pagamenti elettronici e digitali. Un punto debole dei bonifici istantanei, fino ad oggi, è sempre stato quello di rendere l’utente piuttosto vulnerabile nel caso in cui si inciampasse in un tentativo di frode. Il denaro infatti è destinato a finire nelle mani sbagliate, quelle del truffatore, nel giro di una manciata di secondi. Dall’altro lato, le nuove norme europee introducono un vantaggio che risiede proprio nel sistema di verifica del beneficiario, un servizio gratuito che sostanzialmente prefigura un nuovo livello di sicurezza. In conclusione, a sorpresa, potrebbe presentarsi uno svantaggio “inatteso” sul lungo periodo.
Per contrastare l’abbassamento dei costi imposto adesso dall’Europa, prossimamente le banche potrebbero decidere di innalzare i costi dei bonifici ordinari. In questo modo aumenterebbero automaticamente anche quelli dei versamenti lampo.
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