Dodici anni di esperienza, dodici anni di crescita, dodici anni che hanno un peso importante: l’imprenditore Brunello Cucinelli ha celebrato con una cena a Palazzo Mezzanotte gli anni passati dal momento della sua quotazione in Borsa.
Cucinelli, presidente esecutivo e direttore creativo dell’omonimo marchio di moda, ha deciso di ribadire l’importanza di quel passo quest’anno perché, nel 2022, il suo brand ha attraversato un momento cruciale, legato al rimbalzo dal Covid. Due anni dopo e lasciata alle spalle la frenesia, l’imprenditore ha detto a Il Sole 24 Ore di non essersi «mai pentito della quotazione. L’ho sempre caldeggiata pubblicamente per altre aziende e privatamente con colleghi imprenditori».
«Oggi, dopo due anni di euforia e poi riassestamento, è forse un momento ancora più adatto per ribadire le mie opinioni», ha continuato. L’azienda è oggi una delle poche a crescere a due cifre pur in una fase di rallentamento del lusso: nel primo semestre i ricavi sono saliti del 14,1% a 620,7 milioni e l’utile è arrivato 66,1 milioni (+31%).
Cucinelli è ottimista anche sui risultati dei prossimi anni: stando a quanto ha dichiarato, ha già all’attivo tutti gli ordini per la primavera 2025 e si è detto fiducioso per il 2026 e il 2027. Durante la cena ha anche voluto incoraggiare altre aziende a compiere il passo verso Piazza Affari: «l’ingresso in Borsa è stato un passo decisivo che suggerisco a molte altre realtà. Il titolo è cresciuto in 12 anni, a partire dall’ipo, di oltre il 1.100% ed è ora nell’indice Ftse Mib».
Per l’imprenditore, in generale, è uno splendido momento: alla fine della settimana della moda donna di Milano ha ricevuto il Visionary Award, uno dei dieci Sustainable Fashion Awards della Camera della moda, premio che viene conferito a chi con la propria visione, contribuisce a tracciare nuove traiettorie per l’industria e la cultura.
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