Disinformazione: aperta indagine Ue su Facebook e Instagram

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Nell’ambito del Digital Service Act, la Commissione Europea ha avviato un’indagine nei confronti del Gruppo Meta, in particolare sulle sue piattaforme social Facebook e Instagram. Alla base dell’indagine il sospetto che i social network non rispettino i loro obblighi nella lotta alla disinformazione.

L’annuncio arriva sole cinque settimane dalle prossime elezioni del Parlamento europeo. Si teme, infatti, che la campagna elettorale e le urne possano essere facilmente influenzate tramite il web.

“Questa Commissione ha creato strumenti per proteggere i cittadini europei dalla disinformazione e dalla manipolazione organizzate da Paesi terzi. Se sospettiamo una violazione delle regole, agiamo”, ha dichiarato la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, a sua volta candidata per la riconferma. “Proteggere le nostre democrazie è una lotta che conduciamo insieme ai Paesi membri”.

Nel mondo di Facebook e Instagram mancherebbe un grado sufficiente di moderazione delle pubblicità elettorali, di trasparenza dei contenuti politici e di accessibilità da parte degli utenti agli strumenti per segnalare contenuti illegali. Sull’apertura dell’indagine della Commissione Ue pesa anche la volontà di Meta di eliminare dal prossimo 14 agosto CrowdTangle, il sistema usato da ricercatori e giornalisti per analizzare online eventuali teorie complottistiche. Il colosso di Mark Zuckerberg ha ora cinque giorni di tempo per spiegare a Bruxelles come intende sostituirlo.

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