Uno dei principali fattori di successo per un’azienda risiede nelle competenze manageriali che il consiglio di amministrazione è in grado di esprimere. Questa idea è alla base del nuovo progetto sulla managerializzazione delle competenze dei consiglieri di amministrazione, sviluppato da Luiss Business School in collaborazione con Fondirigenti, che in Italia rappresenta 14 mila imprese e 82 mila manager. Il progetto ha coinvolto un campione di oltre 300 aziende italiane quotate e 250 manager, offrendo loro un percorso strutturato di autoanalisi e formazione.
Nell’ambito della ricerca, i consiglieri di amministrazione si sono auto-valutati utilizzando il board skill matrix, uno strumento ideato per esplorare le loro competenze strategiche, tecnico-organizzative e relazionali. A questa fase di valutazione è seguita la compilazione del self-assessment tool, attraverso il quale i partecipanti possono accedere a uno dei 18 percorsi formativi disponibili. “Investire nelle competenze dei membri del consiglio eleva il livello di managerializzazione di tutta l’azienda, un aspetto cruciale per le nostre pmi,” ha dichiarato Marco Bodini, presidente di Fondirigenti, durante la presentazione del progetto tenutasi a Roma nella sede di Confindustria, in viale dell’Astronomia.
Massimo Sabatini, direttore generale di Fondirigenti, ha sottolineato: “Questo progetto conferma il valore della formazione continua per la competitività delle imprese e l’occupabilità dei dirigenti”. Anche Enzo Peruffo, professore alla Luiss e direttore scientifico del progetto, ha evidenziato che “l’impatto concreto della ricerca sulle aziende destinatarie e sul sistema Paese dimostra il valore del lavoro accademico nel promuovere la managerializzazione e l’upskilling dei membri del board.”
Dalle interviste condotte è emerso che tra le competenze più apprezzate per un consigliere di amministrazione spiccano il pensiero strategico, la valutazione delle performance, la leadership, l’agilità intellettuale, le competenze finanziarie e la capacità organizzativa. Secondo Pierangelo Albini, direttore dell’area Lavoro, Welfare e Capitale Umano di Confindustria, il progetto rappresenta “uno strumento prezioso per affrontare le sfide e la complessità del futuro”.
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