Francia à la guerre contro il fast fashion

Il governo sosterrà una proposta di legge volta a penalizzare finanziariamente l’abbigliamento a basso costo e di qualità inferiore

Christophe-Béchu fast fashionIl ministro per la Transizione ecologica, Christophe BéchuPhoto by Antoine Gyori - Corbis/Corbis via Getty Images

Mentre altri Paesi europei attendono norme europee che limitino la diffusione di prodotti a basso costo, ma ad alto impatto ambientale e di qualità inferiore, la Francia prova a giocare d’anticipo. Come annunciato dal ministro per la Transizione ecologica, Christophe Béchu, il governo rancese sosterrà una proposta di legge volta a penalizzare finanziariamente l’industria del fast fashion e a vietare la pubblicità dei suoi rivenditori.

Il riferimento è a una proposta di legge portata avanti dalla deputata di Horizons, Anne-Cécile Violland, che prevede un eco-contributo pagato dalle aziende in base al loro impatto ambientale. L’obiettivo è di ridurre il divario di prezzo tra i prodotti del fast fashion e quelli dei settori più virtuosi; inoltre, fornendo una migliore informazione ai consumatori e vietando la pubblicità di aziende e prodotti legati a questa industria, si punta a ridurre l’impatto ambientale dell’industria tessile.

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