I miliardari Usa e il tonfo post-Trump: persi 209 miliardi di dollari

Musk, Bezos, Zuckerberg e altri imprenditori americani hanno visto svanire miliardi tra il boom post-elettorale e il calo dei mercati dopo l’insediamento del presidente Usa

I miliardari Usa e il tonfo post-Trump: persi 209 miliardi di dollariPhoto by Julia Demaree Nikhinson - Pool/Getty Images)

L’entusiasmo dei miliardari Usa per il nuovo mandato del presidente americano Donald Trump ha lasciato spazio a un brusco risveglio. Elon Musk, Jeff Bezos, Mark Zuckerberg Sergey Brin – ma anche il francese Bernard Arnault – tra i protagonisti della scena finanziaria globale, hanno visto evaporare 209 miliardi di dollari dalle loro ricchezze nel giro di poche settimane, secondo il Bloomberg Billionaires Index.

L’elezione di Trump aveva alimentato forti aspettative nei mercati. L’indice S&P 500 di Wall Street ha segnato record storici e le azioni di molte aziende leader sono schizzate in alto. Tesla di Elon Musk, ad esempio, ha registrato un incredibile +98% nelle settimane post-elezioni, mentre la Lvmh di Arnault ha guadagnato il 7% solo nella settimana prima del giuramento. Anche Meta di Zuckerberg ha visto un’impennata del 9% prima dell’insediamento, seguita da un ulteriore +20% nelle prime quattro settimane di Trump alla Casa Bianca.

Ma la festa è finita in fretta. L’indice S&P 500 ha perso il 6,4% dall’insediamento del presidente, portando con sé il valore delle aziende più legate ai miliardari. Il tracollo più significativo è quello di Elon Musk, che ha visto la sua fortuna ridursi di 148 miliardi di dollari, precipitando dal picco record di 486 miliardi di metà dicembre.

Jeff Bezos non è stato risparmiato: con le azioni Amazon in calo del 14% dal 17 gennaio, il fondatore della piattaforma di e-commerce ha perso 29 miliardi di dollari. Sergey Brin, co-fondatore di Google, ha subito un colpo da 22 miliardi, complice il crollo del 7% delle azioni Alphabet e le pressioni del Dipartimento di Giustizia americano affinché la società venda il browser Chrome. Le perdite sono più contenute per Bernard Arnault e Mark Zuckerberg, i cui patrimoni si sono ridotti di 5 miliardi ciascuno. Tuttavia, il ridimensionamento della ricchezza complessiva di questi magnati riflette una fase di forte incertezza nei mercati, dove le speranze di una crescita senza freni si sono scontrate con la volatilità e le nuove sfide economiche globali.

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