Immobiliare: meno prime case, più acquisti per investimento

L’anno passato ha registrato la frenata del mercato della prima casa, con compravendite residenziali in calo del 10% a circa 700 mila compravendite residenziali, ma al contempo ha visto aumentare l’acquisto di immobili per finalità di investimento legate alle rendite da locazione, con un notevole +28%.

Questa è la fotografia dell’andamento immobiliare nell’anno passato secondo i dati dell’11esimo Osservatorio Immobiliare Nazionale Fiaip, elaborati con Enea ed I-Com (Istituto per la Competitività) e presentati ieri a Milano.

I numeri tra l’altro segnalano una crescita degli scambi di seconde case (+1,5%), in concomitanza con l’aumento sia delle vendite dei monolocali, addirittura quintuplicate rispetto all’anno scorso, sia dei bilocali (+64%).

Per il terzo anno consecutivo, inoltre, si registra l’incremento, fino al 38% del totale, delle vendite di immobili ristrutturati a elevate prestazioni energetiche, un dato che va di pari passo con la crescita dei compratori sempre più consapevoli: oggi sono il 62%, nel 2022 erano solo il 54%. Secondo Banca d’Italia, però, le case nuove ad alte prestazioni costano circa il 25% in più.

Intanto nel nuovo market report di Engel & Völkers si afferma che l’immobiliare di lusso a Milano e Roma mantiene prezzi stabili e tempi di vendita di 4-6 mesi. A Milano, in particolare, le quotazioni hanno raggiunto i 24 mila euro/mq nel Quadrilatero e i 21 mila a Brera e nella zona Castello-Foro Buonaparte. Nel centro storico di Roma, invece, le quotazioni per le abitazioni ristrutturate vanno da 3 mila a 10 mila euro al mq.

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