L’81% dei leader delle imprese familiari considera la generazione di valore nel lungo periodo come prioritaria per la gestione delle proprie attività, andando oltre la mera redditività nel breve termine. Ciò rende l’azienda in questione meno vulnerabile a shock contingenti, essendo gestita con una logica di resistenza all’evento avverso e non di reazione tattica allo stesso.
Secondo il 71% dei leader di queste imprese, è la loro natura familiare a renderle più solide e resistenti rispetto alle incertezze congiunturali. Non a caso, nei prossimi 12 mesi il 69% dei leader familiari percepisce il contesto esterno come non allarmante e 8 su 10, nonostante l’incertezza geopolitica ed economica, sono ottimisti sulle prospettive di crescita della loro azienda.
Le imprese familiari italiane sotto la lente di Deloitte
I dati emergono dal report di Deloitte Private Aziende familiari: transizione nella continuità, che ha analizzato il punto di vista di 100 imprese familiari italiane, nell’ambito dell’Osservatorio Deloitte Private sulle prospettive delle pmi in Italia.
In un contesto di generale ottimismo sul prossimo futuro, restano gli ostacoli della gestione del passaggio generazionale e di uno sviluppo di modelli di buona governance.
Gli ostacoli: passaggio generazionale e…
Dal report emerge che solo 2 aziende su 10 sono attualmente impegnate a pianificare i futuri cambiamenti negli assetti proprietari e appena una su 10 ha definito e formalizzato un piano di transizione.
In aggiunta, più di un quinto delle aziende dichiara che a oggi non c’è una nuova generazione a cui passare il testimone e, quando presente e interessata (31%), risulta non ancora pronta ad assumere la leadership.
Per questo motivo, secondo l’81% dei leader delle aziende intervistate, è indispensabile formare la generazione successiva con l’affiancamento dei leader attuali o, secondo il 71%, incoraggiare a intraprendere esperienze in altre realtà aziendali per favorire la contaminazione, sviluppando nuovi approcci imprenditoriali e modi di pensare.
“Con il 54% delle aziende intervistate che è guidata dalla prima generazione, i dati del nostro studio evidenziano come molte imprese familiari non abbiano ancora vissuto la transizione generazionale”, afferma il Deloitte Private Leader, Ernesto Lanzillo. “È cruciale che questo momento di evoluzione della governance e dell’organizzazione, connesso appunto al cambio della leadership familiare, venga opportunamente preparato e pianificato. Per gestire efficacemente le dinamiche aziendali e adattarsi ai cambiamenti esterni, però, è altrettanto importante sviluppare un modello di buona governance”.
… sviluppo di una buona governance
Secondo lo studio di Deloitte Private, l’operatività effettiva del Consiglio di amministrazione è un elemento essenziale per garantire il futuro dell’azienda e preservare l’eredità familiare, anche se attualmente non è formalizzata da quasi un’impresa familiare su due.
Tra le imprese intervistate che hanno formalizzato il Consiglio, due su tre dichiarano che questo è composto solo da membri della famiglia proprietaria. L’apertura a figure non appartenenti alla famiglia può stimolare la diffusione di competenze e la contaminazione con lo sviluppo di nuove idee sia a livello di management che di Consiglio.
Il supporto di professionisti esterni permette ai futuri leader di perfezionare alcune capacità essenziali e prioritarie per la crescita a lungo termine dell’impresa. Secondo il 35% degli intervistati, tra queste rientrano quella di monitorare e anticipare i trend di mercato, per il 30% di comprendere a fondo il prodotto e le tecnologie avanzate, per il 24% di adattarsi ai cambiamenti e per un altro 24% di esercitare una leadership coinvolgente e una comunicazione chiara e trasparente.
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