Intelligenza artificiale, stretta sull’uso distorto: si rischia il carcere

Il Ministro Nordio ha illustrato le novità, che vanno a colmare un vuoto di tutela. In arrivo anche 1 miliardo di euro per le start up

intelligenza artificiale leggeSimona Granati - Corbis/Corbis via Getty Images

Novità in materia di intelligenza artificiale in Italia. Il Consiglio dei Ministri ha infatti varato una nuova legge in materia, per limitare l’uso distorto delle nuove tecnologie e i possibili danni che può arrecare. Secondo il Ministro della Giustizia Carlo Nordio, non è un deterrente assoluto ma va a “colmare un vuoto di tutela”.

Con la nuova legge, chiunque cagiona danno ingiusto a persona inviando, cedendo, pubblicando o diffondendo senza il suo consenso immagini, video o voci alterati o falsificati (i cosiddetti deepfake) mediante l’impiego di sistemi di Intelligenza artificiale e idonei a indurre in inganno sulla loro genuinità, è punito con la reclusione da 1 a 5 anni. Nel corso della conferenza stampa il Guardasigilli ha sottolineato che l’uso distorto delle AI «può essere devastante perché può creare una realtà che non è più virtuale ma reale, può dare una rappresentazione di una persona realistica, non vignettistica o come fotomontaggio». Per questo motivo, si è decisi a intervenire a livello penale.

L’uso distorto delle intelligenze artificiale costituisce infatti aggravante specifica su una serie di reati quali  sostituzione di persona, rialzo e ribasso fraudolento dei prezzi, truffa, frode informatica, riciclaggio e aggiotaggio. Contestualmente, il nuovo decreto legge ha varato anche il regolamento europeo AI Act che disciplina il diritto d’autore, l’ingresso delle AI nella sanità e altre norme. In Italia saranno l’Agenzia per l’Italia digitale e l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale a monitorare e vigilare.

Palazzo Chigi ha inoltre esteso il regime di agevolazioni fiscali per gli impatriati di modo da includere anche chi all’estero ha svolto un’attività di ricerca nell’ambito dell’intelligenza artificiale: la legge è rivolta a chi rientra non solo dagli Stati Uniti ma anche da altri Paesi Europei.

L’Italia punterà forte sulle AI anche grazie al miliardo di euro garantito grazie all’impegno di Cdp Venture Capital: il Ministro del Made in Italy Urso ha sottolineato che l’investimento aiuterà soprattutto le 4 milioni di Pmi che devono essere messe nelle condizioni di usare queste tecnologie. Il provvedimento sposta quindi tale cifra del fondo innovazione al venture capital gestito da Cdp «da un lato per facilitare la nascita di start up e di far crescere start up esistenti che operano nell’Ia, e dall’altro per consentire la nascita di un campione nazionale cone fanno altri paesi Ue».

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