La lotta del Mef contro i profili falsi di Giancarlo Giorgetti

Gli account fake ricollegabili al ministro dell'Economia e delle Finanze hanno cominciato a “fiorire” a partire dal 2023

La lotta del Mef contro i profili falsi di Giancarlo GiorgettiPhoto by Simona Granati - Corbis/Corbis via Getty Images

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) ha segnalato un aumento significativo di profili falsi sui social media riconducibili al titolare del dicastero, Giancarlo Giorgetti. Questi account potrebbero essere stati creati con l’intento di diffondere informazioni ingannevoli o addirittura per manipolare il discorso pubblico.

Durante un evento organizzato dalla Banca Popolare di Sondrio, una conversazione tra il ministro Giorgetti e un’imprenditrice ha messo in luce il problema dei profili falsi a suo nome sui social network. La donna, lamentandosi della mancata risposta del ministro ai suoi messaggi su Facebook, è stata sorpresa nell’apprendere che Giancarlo Giorgetti non possedesse affatto un account sulla piattaforma. Questo ha portato alla scoperta non solo dell’esistenza di numerosi profili fake a nome del ministro, ma anche dell’uso dell’intelligenza artificiale per creare video in cui il ministro sembrerebbe promuovere investimenti finanziari. La leggerezza con cui il ministro ha trattato l’episodio, scherzando con l’imprenditrice e il pubblico, non nasconde tuttavia la gravità del fenomeno e le difficoltà incontrate nel contrastarlo efficacemente.

Il bilancio dei profili falsi del ministro Giorgetti

Il problema dei profili falsi sotto il nome di Giancarlo Giorgetti è tutt’altro che marginale. Su Facebook sono stati individuati e chiusi ben 35 profili falsi, su Linkedin sono stati scoperti invece tre profili, mentre su X e Telegram ne è risultato, al momento, uno solo.  Nel corso del 2024, il Mef ha intrapreso azioni legali contro questi profili, portando alla chiusura di molti di essi. Il fenomeno dei profili fake non è nuovo, ma la loro proliferazione in tempi recenti ha sollevato nuove preoccupazioni riguardo all’integrità delle informazioni e alla sicurezza delle comunicazioni online. Nel frattempo, il Ministero ha rafforzato anche le sue politiche interne per identificare e segnalare attività sospette, collaborando con le piattaforme di social media per garantire che le informazioni condivise siano affidabili e verificate.

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