La nuova terza età: un viaggio tra mente, corpo e finanza

Al Salone del Risparmio, Banca Mediolanum ha esplorato il tema della longevità con Stefano Volpato, Elena Casiraghi, Alessandro Costacurta e la moderazione di Roberto Giacobbo

La nuova terza età: un viaggio tra mente, corpo e finanzaUn momento dell'incontro Un domani sostenibile: viaggio verso una longevità consapevole organizzato da Banca Mediolanum al Salone del Risparmio 2025

Come immaginare la propria vita tra vent’anni? E, soprattutto, come garantirsi che siano anni vissuti in salute, autonomia e serenità? Sono queste le domande da cui è partito l’evento Un domani sostenibile: viaggio verso una longevità consapevole, tenutosi nella giornata inaugurale della 15esima edizione del Salone del Risparmio. Un appuntamento promosso da Banca Mediolanum con la conduzione di Roberto Giacobbo, che ha visto protagonisti il direttore commerciale della banca, Stefano Volpato, l’esperta in nutrizione e sport, Elena Casiraghi, l’ex calciatore e opinionista sportivo, Alessandro Costacurta.
L’incontro ha affrontato la longevità come un percorso che non riguarda solo l’allungamento della vita, ma la qualità con cui si affrontano gli anni in più che oggi la scienza e il progresso sociale ci mettono a disposizione. Un cambiamento che Giacobbo ha definito come “una nuova terza età”, con dinamiche completamente diverse rispetto al passato, e che richiede nuove risposte culturali, sociali, fisiche e finanziarie.

Il valore di una visione

Fulcro dell’intervento di Stefano Volpato è stato il concetto di discontinuità, intesa come la difficoltà delle persone a percepire i cambiamenti lenti ma strutturali che impattano sulla vita. Dalla fragilità psicologica che accompagna il “tramonto della vita” alla trasformazione del welfare, passando per la crisi della famiglia tradizionale, Volpato ha tracciato un quadro profondo della società attuale.

C’è un argento che vale oro

Con la sua esperienza quasi quarantennale nel mondo della consulenza finanziaria, ha sottolineato l’importanza di trasformare la cultura del risparmio. «Un terzo della ricchezza finanziaria degli italiani è ancora nei conti corrente. È un fallimento per chi fa un mestiere come il nostro», ha ammesso, invitando a investire con una prospettiva di lungo periodo. Per farlo, serve visualizzazione: immaginare la propria versione migliore, come metafora per compiere scelte più logiche e virtuose, tanto nella vita quanto nella gestione delle risorse finanziarie.

La longevità come stile di vita

La longevità, però, non è solo una questione di denaro. Serve energia fisica, consapevolezza e metodo. Lo ha spiegato con chiarezza Elena Casiraghi, che ha definito la longevità “sana” come la capacità di aggiungere vita agli anni, non solo anni alla vita. Per farlo, ha proposto un modello semplice, ma efficace: un equilibrio quotidiano tra alimentazione, esercizio fisico, qualità del sonno e relazioni umane.

Casiraghi ha ribadito l’importanza dell’epigenetica, ovvero di come le nostre scelte quotidiane siano in grado di influenzare l’espressione genetica. «Il nostro dna incide per circa il 25-30% sul nostro futuro: il resto è nelle nostre mani», ha detto, ricordando che piccoli gesti ripetuti con costanza – dalla dieta ricca di nutrienti buoni, al “micro-allenamento” quotidiano – sono i veri pilastri della longevità.

Disciplina, prevenzione e gratitudine

In chiave personale e toccante è arrivato il contributo di Alessandro Costacurta, che ha raccontato il suo percorso di consapevolezza, iniziato con la perdita del padre e alimentato dal desiderio di non replicare abitudini dannose per il fisico come il fumo o lo stress di un lavoro usurante. La sua longevità sportiva — ha giocato fino a 41 anni — è stata costruita con disciplina, attenzione alla salute e una serie di piccoli gesti quotidiani che oggi lo aiutano anche nella vita post-carriera.

Costacurta, oggi opinionista di Sky, ha condiviso la scelta di investire su se stesso non solo fisicamente ma anche finanziariamente, fin da giovane, seguendo i consigli ricevuti da Banca Mediolanum: «Mi hanno insegnato a fare piccoli passi ogni giorno. Oggi capisco quanto quei consigli abbiano fatto la differenza».

Il messaggio condiviso da tutti i relatori è stato chiaro: la longevità non è solo un fatto biologico, ma una conquista culturale e personale. Richiede strumenti, metodo, responsabilità. E soprattutto, un cambio di prospettiva: non aspettarsi soluzioni miracolose, ma investire in uno stile di vita che includa benessere fisico, serenità mentale e sicurezza finanziaria. L’eredità di Ennio Doris, come ricordato da Volpato, si ritrova proprio in questa visione: accompagnare le persone nella costruzione di un futuro più stabile, più sereno e più consapevole.

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