Liceo del made in Italy: via libera dal Cdm

Liceo del made in Italy: via libera dal Cdm© Shutterstock

Il travagliato percorso del liceo del made in Italy voluto dal Governo italiano arriva a un punto di svolta. Il Consiglio dei ministri ha dato l’autorizzazione al regolamento che completa l’ordinamento del corso, ora pronto a entrare ufficialmente nell’offerta formativa dopo la sperimentazione in 92 istituti sul territorio.

Il nuovo decreto include i dettagli, dagli orari delle lezioni agli obiettivi didattici da raggiungere. L’orizzonte è quello del nuovo anno scolastico, 2025/2026. L’obiettivo di questo liceo è approfondire lo studio dell’economia e del diritto, senza dimenticare la matematica, la scienza, la storia e la geografia con focus sull’arte e la cultura parte del patrimonio del nostro Paese. Avranno un ruolo centrali anche gli studi inerenti i settori produttivi della Penisola, la gestione delle imprese, le strategie di mercato e l’internazionalizzazione delle filiere.

Nei primi due anni di studio ci saranno 891 ore l’anno, per 27 ore alla settimana: 132 ore sono di lingua e letteratura italiana, 99 di storia e geografia, 99 di diritto, 99 di economia politica, 99 di lingua e cultura straniera 1, 99 di matematica (con informatica), 66 di lingua e cultura straniera 2, 66 di scienze naturali (biologia, chimica, scienze della terra), 66 di scienze motorie e sportive, 33 di storia dell’arte e 33 di religione cattolica o attività alternative. Negli ultimi tre anni invece le ore annue aumentano fino a 990, per 30 ore a settimana. Il programma di lezioni viene arricchito con l’alternanza scuola-lavoro e due laboratori interdisciplinari, a partire dal secondo anno: “Cultura e comunicazione del made in Italy” per l’area umanistica e “Dai distretti ai mercati globali: strumenti e strategie per il made in Italy” per l’area interdisciplinare scientifico-giuridico-economica.

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