Osservatorio dedicato alla salute globale nato dalla collaborazione tra Intesa Sanpaolo e l’Università Campus Bio-Medico di Roma. È la più recente iniziativa del progetto Build Your Future, programma della banca italiana che ha l’obiettivo di ispirare i giovani sui trend trasformativi e le competenze chiave per i lavori del futuro. In particolare, insieme all’ateneo romano, Intesa Sanpaolo intende promuovere lo sviluppo di competenze e tecnologie chiave per affrontare le sfide emergenti in ambito sanitario, sostenendo il progresso del Servizio Sanitario Nazionale in un’epoca di rapide trasformazioni.
Questo progetto prende le mosse dalla necessità di un miglioramento radicale in ambito sanitario, che oggi può contare su strumenti come la digitalizzazione, la telemedicina e l’intelligenza artificiale. Tecnologie che non solo ampliano le possibilità di cura, ma rendono i processi più efficienti e trasparenti, garantendo un migliore accesso alle informazioni per i pazienti e i professionisti. Il nuovo Osservatorio, diretto dal professor Leandro Pecchia dell’Università Campus Bio-Medico, si concentrerà proprio sulla diffusione di tecnologie che possano favorire un’evoluzione sostenibile del sistema sanitario italiano, mirando a rendere più agili i processi e a ottimizzare le risorse, senza trascurare la dimensione umana e bioetica.
Accanto all’Osservatorio è nato un Laboratorio di ricerca che avrà l’incarico di esplorare le principali barriere all’adozione delle tecnologie digitali e innovative in ambito sanitario, coinvolgendo non solo esperti e ricercatori, ma anche aziende e istituzioni. L’obiettivo è più che mai concreto: trovare soluzioni pratiche per una sanità più accessibile e di qualità. A supportare l’attività di ricerca ci sono sei giovani studiosi da tutto il mondo (Italia, Spagna, Brasile, Etiopia, Benin e Regno Unito) che, con competenze interdisciplinari che spaziano dalla medicina alla filosofia, lavoreranno in sinergia per mettere a punto soluzioni capaci di affrontare sfide globali, come il controllo delle pandemie e l’integrazione di cure per patologie croniche.
Questa squadra di ricercatori è già impegnata nello sviluppo di proof of concept per la gestione di malattie come l’Ebola, il potenziamento della rete di assistenza cardiovascolare e la transizione ecologica negli ospedali. Con un finanziamento complessivo di oltre 20 milioni di euro, parte dei quali da partner italiani, il laboratorio punta anche a diffondere l’approccio didattico e di ricerca in Paesi emergenti, contribuendo così alla crescita globale del settore sanitario.
La collaborazione con l’Università Campus Bio-Medico si inserisce quindi in un piano più ampio di Intesa Sanpaolo, che mira a incentivare il merito, attrarre talenti e rafforzare la competitività del sistema formativo italiano, in linea con la missione educativa dell’ateneo romano.
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