Nel 2050 miopi la metà dei ragazzi: l’allarme degli specialisti

Uno studio internazionale pubblicato sul ‘British Journal of Ophthalmology’ lancia l’allarme: già oggi a soffrire di miopia è un ragazzo su tre

Nel 2050 miopi la metà dei ragazzi: l’allarme degli specialisti© Shutterstock

È una crescita inesorabile quella della miopia tra bambini e adolescenti. Secondo un’analisi internazionale appena pubblicata dal British Journal of Ophthalmology, il tasso di miopia tra bambini e ragazzi è cresciuto inesorabilmente dal 1990 a oggi, registrando una vera e propria impennata a partire dal 2010. Un dato che non può non essere collegato allo stile di vita delle persone, che sempre più spesso e fin da giovani trascorrono troppo tempo in spazi chiusi e a contatto con schermi.

L’aumento della miopia tra bambini e ragazzi

Secondo l’analisi, condotta esaminando oltre 270 studi di settore che hanno coinvolto bambini e adolescenti in 50 Paesi rappresentativi di tutti i continenti, nel 1990 a essere diagnosticato miope era un giovane su quattro (poco più di 24%). Da allora, l’aumento dei casi è stato inesorabile, arrivando a una percentuale del 35,8% registrata nel 2023. Secondo le previsioni pubblicate sul British Journal of Ophthalmology, il trend di crescita continuerà anche nei prossimi tre decenni, arrivando a superare il 36,5% di bambini e ragazzi nel 2024 e il 39,8% nel 2050. Non solo, alcune fasce della popolazione – come coloro che vivono nelle aree urbane, il genere femminile e gli adolescenti – presenteranno una percentuale più elevata. Secondo l’analisi, l’incidenza globale della miopia supererà i 740 milioni di casi e coinvolgerà il 47% degli adolescenti.

Numeri in linea con quanto affermato a Business People da Maurizio Veroli, amministratore delegato di Hoya Italia. “Si prevede che entro il 2050 oltre il 50% della popolazione mondiale sarà miope. Solo in Italia, secondo i dati Istat, la miopia colpisce 15 milioni di adulti e circa 2 milioni tra bambini e adolescenti, in particolare tra i 6 e i 18 anni, fascia di età in cui il tasso annuale di crescita della miopia è più rapido”, ha spiegato Veroli in occasione dell’intervista di copertina di settembre.

Il manager, che guida la divisione italiana della multinazionale giapponese produttrice di lenti da vista, aveva sottolineato come, nonostante l’incidenza e il rischio di sviluppare patologie più serie nei casi di miopia più grave, il livello di conoscenza e consapevolezza sulla miopia fosse ancora molto basso tra i genitori. Come si potrebbe arginare la diffusione della miopia? “Il primo passo necessario è agire sugli stili di vita”, ha dichiarato Veroli. “Le ragioni principali di questa impennata nella diffusione della miopia sono, infatti, l’aumento delle attività a distanza ravvicinata e l’utilizzo sempre più significativo di tablet e smartphone. I ragazzi, oggi, trascorrono molto del loro tempo di fronte a dispositivi digitali diminuendo così le ore all’aria aperta che, secondo gli studi degli ultimi anni, possono concorrere a ridurre l’insorgenza della miopia. È, quindi, fondamentale sensibilizzare i giovani, tramite le famiglie, a prestare una maggiore attenzione a questi aspetti”.

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