Il nuotatore 25enne Nicolò Martinenghi, sulla scia della medaglia d’oro conquistata alle Olimpiadi di Parigi 2024, è stato definito come la nuova icona italiana della rana. Nel suo presente, tuttavia, non c’è solo la piscina: l’atleta sta già preparando il suo futuro.
La biografia di Nicolò Martinenghi
Nato il primo agosto 1999 a Varese, Nicolò Martinenghi è alto 1 metro e 87 centimetri e pesa 93 chilogrammi. Recentemente ha scelto di non allenarsi più nella sua Lombardia ma in Veneto, con il nuovo allenatore Matteo Giunta. Quest’ultimo, marito di Federica Pellegrini, ha preso infatti il posto di Marco Pedoja. Per quanto riguarda il curriculum sportivo, Martinenghi è campione olimpico, mondiale ed europeo. È salito sul gradino più alto del podio l’estate scorsa ai Giochi di Parigi nei 100 metri rana, la stessa distanza che l’aveva già visto trionfare nel 2022 ai Mondiali di Budapest, dove ha vinto anche nei 4×100 misti. La stessa coppia di vittorie gli è riuscita, nel medesimo anno, ai Campionati europei a Roma.
L’impresa parigina, compiuta nella vasca de La Defense Arena in 59.03, ha segnato una pagina storica per lo sport italiano per diversi motivi. Innanzitutto si è trattato della prima delle dodici medaglie portate a casa dalla spedizione azzurra in quelle Olimpiadi. Martinenghi, inoltre, ha conquistato l’oro lasciandosi alle proprie spalle il recordman della specialità Adam Peaty, argento ex aequo con lo statunitense Nic Fink (59.05). Prima dell’atleta italiano, il nostro Paeese non andava a medaglia nella specialità della rana dai tempi di Domenico Fioravanti a Sydney 2000.
Nicolò Martinenghi non ha partecipato ai campionati mondiali di nuoto in vasca corta, in programma a Budapest dal 10 al 15 dicembre 2024. In accordo con la Federazione Italiana Nuoto, il campione olimpico ha preferito pianificare direttamente il lavoro in vista dei mondiali di Singapore, in programma dal 27 luglio al 3 agosto 2025.
Sempre più testimonial
I successi sportivi hanno reso Nicolò Martinenghi ancora più popolare. Le aziende l’hanno cercato frequentemente con l’atleta azzurro che ha deciso di prestare il suo volto per aziende di settori di cui lui stesso è appassionato. Oltre a Dodo Jewels, brand italiano di gioielli con sede a Milano (Martinenghi è stato tra i protagonisti della festa per i 30 anni del marchio), lo sportivo è “di casa” presso la storica Maison britannica Penhaligon’s.
Martinenghi sta legando sempre di più la sua immagine a brand del lusso made in Italy. Ha indossato accessori di Versace, ha assistito ai grandi eventi di Armani e ha sfilato in prima persona per Boss lo scorso mese di settembre. In questa occasione ha detto di essere “entusiasta di aver percorso la passerella per Boss durante la settimana della moda di Milano. È stato un onore partecipare a uno spettacolo così incredibile”.
Non mancano certamente collaborazioni in ambito sportivo, come quelle con Arena per gli accessori da gara e con Enervit, per le linee di prodotti pensati per la nutrizione e l’integrazione in occasione dell’attività fisica. In passato Martinenghi si è anche “assicurato” con Enrico Cantù Assicurazioni, diventandone testimonial. “Dopo il mio infortunio mi sono reso conto di avere necessità di una copertura assicurativa. Ero molto giovane e non volevo aiuti economici da nessuno”, è la spiegazione riportata dallo stesso atleta sul sito della compagnia. “Mi sono accorto di quanto fossi ignorante dal punto di vista assicurativo, per questo mi sono trovato con Marco Molinari, responsabile dell’agenzia Enrico Cantù Assicurazioni per parlare della possibilità di creare insieme una copertura perfetta per me e per le mie esigenze”.
Il giovane infatti, nel 2018, ha subito un infortunio da stress all’osso pubico sinistro che lo ha costretto al riposo forzato per molto tempo e ad affrontare un lungo periodo di recupero.
Il futuro
Martinenghi ha confessato più volte che in futuro vorrebbe curare i gioielli trattati da papà Samuele nello studio orafo di famiglia. Una passione evidenziata dalla scelta di indossare orecchini tutto l’anno, sia quando si allena sia quando gareggia. Ha dichiarato a Marie Claire che manifesta la sua parte più artistica proprio con i gioielli: “Ti identificano tanto quanto un tatuaggio, con la facilità che puoi toglierli e rimetterli”, ha dichiarato.
© Riproduzione riservata