OpenAI, l’indagine dell’Antitrust Usa allontana Microsoft e Apple

OpenAI, l'indagine dell'Antitrust Usa allontana Microsoft e Apple© Shutterstock

L’indagine della Federal Trade Commission di fine giugno ha avuto ripercussioni importanti su OpenAI. L’antitrust americana, che, come l’Unione europea, ha acceso un fato sulle partnership della società con alcune multinazionali per una tutela della concorrenza del mercato, ha spinto Microsoft a lasciare il Consiglio di amministrazione di OpenAI nonostante l’investimento da 13 miliardi di dollari già effettuato.

Secondo quanto riportato dal Financial Times, c’è stato un passo indietro anche di Apple, che avrebbe dovuto assumere a breve un ruolo da osservatore proprio nel Cda, anche con l’obiettivo di implementare nei suoi dispositivi ChatGpt, software di intelligenza artificiale generativa sviluppato proprio da OpenAI.

OpenAI, tra i maggiori punti di riferimento internazionali per l’intelligenza artificiale generativa, aveva già attraversato settimane burrascose poco più di sei mesi fa. Nel novembre 2023, l’amministratore delegato Sam Altman era uscito improvvisamente dalla società, immediatamente accolto dall’investitore di prima fascia Microsoft, salvo poi tornare ad essere il ceo di OpenAI.

Sembra che il periodo di instabilità sia però ora destinato a continuare, anche se un portavoce di OpenAI ha dichiarato che l’azienda adotterà un nuovo approccio di coinvolgimento, organizzando incontri regolari con partner strategici come Microsoft e Apple e investitori come Thrive Capital e Khosla Ventures.

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