© ShutterstockRinascente punta sugli spazi dell’ex cinema Odeon di Milano con un obiettivo preciso: cambiarne il volto, dandogli una connotazione diversa. Grazie a un investimento di quasi 50 milioni di euro, infatti, il department store parte del gruppo Central Retail Corporation trasformerà le ampie sale in una beauty hall iper-moderna.
La cifra messa in campo da Rinascente è comprensiva dei costi di ristrutturazione e degli stanziamenti degli oltre 300 brand che saranno presenti all’apertura. Il nome dello spazio sarà Rinascente Odeon Beauty Hall e la sua nascita è frutto dell’accordo fra Rinascente e Kryalos, che ha preso in gestione il palazzo appartenente al fondo Apollo.
La voci sull’accordo si susseguivano da agosto del 2023, quando il cinema Odeon ha chiuso i battenti, ma la conferma ufficiale è arrivata qualche giorno fa e adesso si hanno informazioni molto più precise: l’inaugurazione della beauty hall è prevista a maggio del 2027 e sarà mantenuta tutta l’iconicità e la storicità di un edificio che è stato prima un teatro (inizi del Novecento) e poi un cinema.
Sì, perché anche se i 3.000 metri quadri cambieranno spirito votandosi interamente al mondo della bellezza (con area vendita, cabine per trattamenti e spazi food), i lavori saranno realizzati con la Sovrintendenza (cui l’Odeon è vincolato) e resteranno intatti i marmi, oltre che i maestosi soffitti e l’illuminazione.
Quella di Rinascente è una mossa ben pensata: come dichiarato dal Ceo del gruppo Pierluigi Cocchini a Il Corriere della Sera, l’investimento è stato fatto nell’ottica di “allargare l’attività in aggiunta ai 22 mila di piazza Duomo, concentrando la vendita dei prodotti beauty, ma arricchendo l’edificio con cabine dedicate ai trattamenti di bellezza, una clinica di estetica avanzata e un’area espositiva polifunzionale”.
La beauty hall sarà anche un hub esperienziale che comprenderà il meglio del make up, della skincare, delle fragranze e del beauty bar. In futuro, Cocchini punta anche ad ampliare l’offerta arricchendola sotto il profilo degli accessori, dei gioielli e dell’orologeria, mettendo in campo ulteriori investimenti per una decina di milioni di euro.
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