Si è tenuto a Los Angeles, nella cornice dei Warner Bros Studios, l’attesissimo evento We, Robot di Tesla. Un appuntamento che è stato preceduto da rumor, conferme, smentite e soprattutto aspettative che, però, sono state in parte deluse. Se è vero che Elon Musk ha presentato i tanto attesi robotaxi e il suo robot umanoide avanzato, Optimus, i risultati sono stati meno fantascientifici di quanto si potesse sperare.
Un breve (forse fin troppo) riassunto dei prodotti rivelati al pubblico si trova sull’apposita pagina di Tesla, ma la realtà è la seguente: da una parte c’è ancora scetticismo sulla concreta realizzazione dei veicoli e, dall’altra, ci si aspettava molto, molto di più dagli Optimus.
Tesla, i CyberCab e i Robovan
Iniziamo dai robotaxi. Dopo innumerevoli rimandi, Elon Musk ha mostrato al pubblico presente e agli innumerevoli intervenuti al live streaming il Tesla Cybercab, arrivando sul palco proprio a bordo di uno di questi veicoli. Sulla carrozzeria satinata si nota l’assenza di prese, giustificata da una ricarica wireless d’avanguardia. Sono assenti anche le componenti di guida tradizionali come il volante e i pedali.
L’automobile elettrica conta poi su due porte ad ala di gabbiano, è progettata per la guida completamente autonoma e ha un abitacolo, compatto, che può ospitare solo due passeggeri. Durante a presentazione, Musk ha voluto sottolineare il fatto che il CyberCab sarà da 10 a 20 volte più sicuro rispetto qualsiasi veicolo guidato esseri umani e ha ribadito di puntare a lanciarli sul mercato da 2026 e di creare nuove versioni ancora più avanzate nel 2027.
Contestualmente, Musk ha presentato a sorpresa anche il Robovan, dalla linea squadrata: un veicolo che può trasportare fino a 20 persone, ricalcato su uno scuolabus ma sempre privo di comandi canonici. Secondo il ceo di Tesla, potrebbero essere il futuro del trasporto pubblico. Tutto straordinariamente fantascientifico, ma gli esperti sono, come abbiamo accennato, scettici: la realizzazione di veicoli a guida autonoma è tecnicamente impegnativa e costosa.
Nel corso degli anni Tesla ha più volte infranto le sue promesse, per altro facendone sempre altre più impegnative. Non sarebbe per altro pronta la flotta che, in effetti, Musk si era impegnato a realizzare, cosa che ha fatto storcere il naso a gran parte degli appassionati e degli esperti del settore.
I robot Optimus
Non meno priva di criticità è stata la presentazione dei robot Optimus. Anche in questo caso l’aspettativa era altissima: a maggio di quest’anno, con un post su X, Musk aveva mostrato un modello di Optimus mentre eseguiva dei compiti in fabbrica. A giugno, aveva poi affermato che questi androidi sarebbero entrati in produzione con una tiratura limitata nel 2025 e sarebbero sempre stati impiegati negli stabilimenti Tesla, anche se si poteva “discutere” di collaborazioni con altre aziende.
All’evento We, Robot Musk ha affermato che le sue aspettative sono state superate e che Optimus è in grado di svolgere un’ampia gamma di attività quotidiane dentro e fuori casa. Ha stimato che il prezzo di vendita, una volta in commercio, si attesterà intorno ai 30 mila dollari. Uno dei momenti più significativi è stata la sfilata di una serie di robot che hanno interagito con il pubblico, con movimenti naturali e coordinati.
Anche qui, però, qualcosa non è andato nel verso giusto: per quanto fantascientifici, gli Optimus non sono autonomi come Musk ha voluto far credere. Diversi partecipanti e analisti hanno rivelato che i robot erano assistiti da remoto da operatori umani. In sostanza, l’intera presentazione si è rivelata un enorme spettacolo, di certo suggestivo ma ancora privo di quelle basi rivoluzionarie che dovrebbero contribuire a realizzare i sogni asimoviani di Musk.
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