Atac, il servizio che regola i trasporti nella città di Roma, è nel mirino dell’Antitrust. Il sospetto è che l’azienda della Capitale sia colpevole di “pratica commerciale scorretta”.
L’Autorità garante della concorrenza e del mercato, guidata da Roberto Rustichelli, ha deciso di procedere con una serie di accertamenti per verificare che siano state rispettate la qualità e quantità dei servizi erogati previste per il triennio 2021-2023.
Le accuse dell’Antitrust ad Atac
Secondo l’Antitrust, che ha già avviato l’istruttoria, “Atac avrebbe sistematicamente disatteso gli obiettivi relativi alla regolarità del trasporto di superficie e del trasporto metropolitana, ai presìdi di sicurezza delle stazioni metropolitane, al funzionamento degli ascensori, montascale e scale/tappeti mobili, nonché all’illuminazione delle stazioni della metropolitana”.
Come se non bastasse, l’Autorità accusa l’azienda di non avere introdotto le contromisure adeguate per “colmare le carenze né le misure di adeguamento e/o di rimborso parziale delle tariffe applicate” così da sopperire ai disagi provati dagli utenti.
Per questo motivo, il 24 febbraio 2025, i funzionari dell’Antitrust hanno effettuato un’ispezione presso la sede della società, con il Nucleo speciale Antitrust della Guardia di finanza.
La replica della società dei trasporti
Rispetto a quanto appreso, non è tardata ad arrivare la replica: “Atac come sempre intende confermare completa disponibilità e apertura rispetto alla richiesta di informazioni pervenute dall’Autorità”, si legge in una nota resa pubblica, che spiega come la società sia “impegnata in un’importante opera di rinnovamento degli asset e delle procedure aziendali, che ha prodotto miglioramenti visibili in tutta la gestione”.
Atac, però, è anche consapevole dell’influenza che hanno i “numerosi cantieri approntati in preparazione al Giubileo”, e assicura di stare lavorando per “recuperare le trascorse carenze determinate da un prolungato deficit di investimenti delle amministrazioni precedenti”.
La lunga storia fra Atac e Antirust
Non è la prima volta che Atac finisce sotto la lente di ingrandimento dell’Antitrust. L’ultimo contenzioso riguarda il rinnovo sino al 2027, stabilito dal Comune di Roma, della gestione del trasporto pubblico locale non periferico.
A essere contestata è la mancanza di risultati delle precedenti gestioni, che avrebbero dovuto portare ad affidamenti nuovi, stabiliti attraverso delle gare regolari. Il sindaco Roberto Gualtieri giustifica la scelta, che ha una scadenza a breve termine, con la volontà – prima di tutto – di risanare e investire. Se poi gli obiettivi non dovessero essere ancora rispettati, l’amministrazione comunale farà un altro tipo di valutazione.
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