È partita a Milano la XV edizione del Salone del Risparmio, il più importante evento europeo dedicato all’industria del risparmio gestito. Oltre 6.600 partecipanti, tra presenza fisica e streaming, hanno animato gli spazi della manifestazione nella prima giornata di lavori, i cui riflettori sono stati puntati soprattutto sulla plenaria di apertura, che ha posto l’accento sul ruolo cruciale del risparmio come volano per la crescita economica, la stabilità sociale e la modernizzazione del Paese.
Intervenuto in collegamento da Roma, il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, ha ribadito l’urgenza di rafforzare il sistema della previdenza complementare. “Il risparmio gestito può trasformare il patrimonio degli italiani in un sostegno concreto per l’economia reale”, ha dichiarato il ministro, sottolineando come, nonostante una crescita costante negli ultimi anni, l’adesione ai fondi pensione resti ancora distante dagli standard europei. Un chiaro invito, quindi, a superare l’inerzia e a investire su strumenti previdenziali in grado di affrontare con efficacia le sfide demografiche future.
Nella stessa direzione si è mossa anche Maria Luisa Gota, alla sua prima uscita pubblica come presidente di Assogestioni. Con uno sguardo rivolto al lungo termine, Gota ha richiamato l’attenzione sui 33 mila miliardi di euro di risparmi europei, di cui un terzo parcheggiato in conti correnti, sottolineando la necessità di trasformare questa enorme liquidità in leva per lo sviluppo. “Dobbiamo superare l’eccessiva avversione al rischio diffusa tra i risparmiatori italiani e promuovere una cultura finanziaria che consenta scelte più consapevoli e orientate al futuro”, ha affermato, ribadendo l’importanza di una gestione professionale del risparmio capace di valorizzare la prudenza trasformandola in opportunità.

L’intervento del ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, al Salone del Risparmio 2025
Il tema scelto per l’edizione 2025, Il futuro del risparmio. Capitale paziente, progresso e longevità, è stato il filo conduttore dell’intera mattinata. Dall’intervento ispirazionale dell’ingegnere e innovatore Jesús Cochegrus – che ha illustrato l’impatto crescente dell’intelligenza artificiale sul comportamento degli investitori – alla tavola rotonda con i vertici dell’industria del risparmio gestito, tutti gli ospiti hanno evidenziato l’importanza di un approccio lungimirante e tecnologicamente aggiornato.
Tra i principali spunti emersi nel confronto, il bisogno di superare i confini nazionali per costruire un vero mercato europeo del capitale, la semplificazione delle normative per favorire l’accesso agli investimenti e la centralità della formazione professionale. Comunicazione, competenze e integrazione sono stati identificati come i tre pilastri per superare la prudenza endemica che caratterizza il risparmiatore italiano. Infine, grande attenzione è stata dedicata alla democratizzazione dei mercati privati, una tendenza in ascesa che punta a rendere accessibili anche ai piccoli investitori strumenti finora riservati a clienti istituzionali. L’innovazione dei modelli di servizio e la sinergia tra pubblico e privato saranno, secondo gli esperti, elementi chiave per far evolvere il settore in direzione di una maggiore inclusività e resilienza.
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