Evento simbolo dell’industria italiana dell’asset management e il primo in Europa nel settore per numero di partecipanti, il Salone del Risparmio ha raggiunto anche un altro traguardo: ha compiuto i suoi primi 15 anni. E lo ha fatto nel modo migliore, ossia archiviando questa edizione in linea con i record di partecipazione del 2024.
A fronte dei 18 mila iscritti della vigilia, sono stati più di 21 mila i partecipanti che hanno preso parte alla manifestazione. Oltre 15 mila persone hanno popolato gli spazi dell’Allianz MiCo di Milano, affollando gli stand degli oltre 150 espositori presenti e le circa 100 di conferenze che hanno animato il programma con i loro più di 300 relatori. A questi si aggiungono gli oltre 6 mila spettatori connessi alla piattaforma digitale FR|Vision, che ha trasmesso in streaming gli incontri e che darà la possibilità di “recuperarli” anche a chi non ha potuto seguirli in diretta.
«Guardando a questi 15 anni di storia, siamo orgogliosi di affermare che il Salone del Risparmio ha registrato una crescita costante, affermandosi come un punto di riferimento imprescindibile per l’industria del risparmio gestito», ha affermato il direttore della manifestazione Jean-Luc Gatti. «Oggi non è più semplicemente un appuntamento annuale, ma un hub strategico in grado di intercettare e anticipare le tendenze del settore in Italia e in Europa, offrendo strumenti concreti e spunti innovativi per trasformare le sfide in opportunità di crescita».
Il Salone del Risparmio 2025
Il tema centrale dell’edizione 2025 è stato ben sintetizzato dal titolo Il futuro del risparmio. Capitale paziente, progresso e longevità, nel quale Assogestioni mira da sempre a coniugare l’analisi delle tendenze contemporanee con una visione prospettica, per far sì che il Salone si confermi come una piattaforma di dialogo per tutti gli attori dell’industria del risparmio gestito su sfide e opportunità future.
«Il tema ruotava intorno all’intersezione tra cambiamenti demografici e trasformazioni tecnologiche, e alle sfide che ne derivano», ha spiegato Fabio Galli, che di Assogestioni è il direttore generale, precisando: «L’aumento delle aspettative di vita, la crescente spinta verso l’innovazione e le opportunità offerte dai mercati privati rappresentano temi centrali per il futuro del nostro settore. Il titolo del Salone rappresentava, quindi, l’impegno di tutta la nostra industria a porsi come motore di cambiamento ed elemento di solidità nell’ambito di queste dinamiche sociali in rapida evoluzione».
Capitale paziente, progresso e longevità
Il titolo racchiudeva, infatti, i tre grandi temi che hanno fatto da guida al dibattito dell’edizione 2025, ponendo l’accento sul ruolo strategico del risparmio non solo come strumento economico, ma anche come pilastro sociale e leva per l’innovazione. Innanzitutto, il “capitale paziente”, ossia come l’investimento di lungo termine sia divenuto sempre più centrale per sostenere i mercati privati e affrontare le sfide economiche globali. Questo concetto invita, dunque, a guardare oltre il breve termine, promuovendo strategie capaci di creare valore duraturo. Secondo “progresso”: la spinta verso il cambiamento e l’evoluzione, intesa come opportunità offerta da nuove tecnologie, mercati emergenti e strumenti innovativi per la gestione del risparmio. Infine, “longevità”, un fenomeno demografico che richiede un ripensamento del risparmio e della previdenza, per garantire il benessere delle generazioni future in un mondo dove l’aspettativa di vita continua a crescere.
«Per la XV edizione, il Salone ha inoltre abbracciato una visione sempre più internazionale, investendo in tecnologie digitali all’avanguardia e ponendo un accento particolare sulla formazione e l’educazione finanziaria», ci ha tenuto a sottolineare Gatti. In effetti, ancora una volta l’evento, in particolare durante la terza giornata, si è distinto per l’attenzione dedicata alla formazione professionale e all’educazione finanziaria, elementi fondamentali per risparmiatori di tutte le età e specialmente per le nuove generazioni.
Un’opportunità anche per i professionisti del settore, che possono arricchire le proprie competenze e affinare il dialogo con il pubblico dei risparmiatori, favorendo una comunicazione più chiara ed efficace sui temi chiave della gestione finanziaria. «Crediamo fermamente che investire nell’educazione finanziaria non solo renda il nostro sistema più inclusivo e resiliente, preparando oggi gli operatori e i cittadini, ma fornisca anche alle nuove generazioni gli strumenti necessari per affrontare un mondo in continuo cambiamento», ha aggiunto il direttore del Salone del Risparmio. «In questo contesto, la longevità rappresenta un elemento cruciale da considerare: vivere più a lungo significa pianificare il proprio futuro finanziario con maggiore consapevolezza, affinché ogni fase della vita possa essere vissuta con sicurezza economica e stabilità».
Così, non solo il Salone ha ospitato come di consueto l’Educational Corner – uno spazio gestito come una vera e propria piazza pensato per fornire un punto d’incontro ideale tra professionisti del settore e associazioni di categoria, istituti di didattica e mondo accademico nelle prime due giornate, ma anche finfluencer, studenti, aspiranti consulenti finanziari e risparmiatori nella terza. Il terzo giorno, infatti, è stato quello dedicato, per il secondo anno consecutivo all’iniziativa aperta a tutti intitolata A Scuola di Risparmio: podcast live e conferenze organizzate da figure specializzate nella divulgazione finanziaria sui social hanno offerto spunti sul dialogo con i consulenti. Tra i protagonisti anche Will Media, partner del progetto di educazione finanziaria 2cents di Assogestioni, che ha tenuto Il laboratorio d’investimenti di 2cents, per spiegare le basi della finanza personale.
Le date dell’edizione 2026
Conclusosi il 17 aprile, il Salone del Risparmio tornerà, con la sua 16esima edizione, dal 5 al 7 maggio 2026. Nel frattempo, però, è possibile rivivere la tre giorni di quest’anno grazie alla piattaforma FR|Vision, broadcaster ufficiale dell’evento, che ha reso e rende l’evento «un appuntamento interattivo e immersivo, capace di alimentare un confronto costante tra gli stakeholder ben oltre la sua durata», come sottolinea il direttore Jean-Luc Gatti.
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