È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, che promette un passo avanti nella tutela dei marchi di interesse e valenza nazionale, in particolare quelli che rischiano l’estinzione a causa della cessazione di attività delle imprese che li detengono.
Questo decreto, emanato in attuazione della Legge “Made in Italy” (206/2023), stabilisce criteri e modalità per il subentro del Ministero nella titolarità dei marchi, preservando così il patrimonio rappresentato dai marchi storici italiani. La disposizione ha come finalità principale quella di non disperdere il patrimonio rappresentato dai marchi nazionali, “registrati o per i quali sia dimostrabile l’uso continuativo da almeno 50 anni, che godono di una rilevante notorietà e sono utilizzati per la commercializzazione di prodotti o servizi realizzati da un’impresa produttiva nazionale di eccellenza collegata al territorio nazionale”.
La normativa prevede due principali linee di intervento: la prima si concentra sui marchi di imprese in procinto di chiudere, mentre la seconda si occupa di marchi non utilizzati da almeno cinque anni. Per i marchi delle imprese che cessano l’attività, è prevista l’emissione di un decreto ministeriale che definirà la procedura operativa da seguire. Inoltre, il Ministero potrà acquisire gratuitamente il marchio e, nel caso di marchi non utilizzati, potrà registrarli a proprio nome e concederli in licenza gratuita a imprese che investono in Italia. Queste misure mirano a non disperdere il valore dei marchi Made in Italy, che hanno un’importanza cruciale per l’economia e il patrimonio culturale del Paese.
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