Volkswagen, calo vendite di 500 mila auto: solo due anni per risollevarsi

La domanda in Europa non si è ripresa dopo la pandemia e Volkswagen ha accusato il colpo: adesso si pensa a un importante e difficile piano di ristrutturazione e taglio dei costi

La crisi di Volkswagen: chiusure e tagli in vista© Shutterstock

È nell’occhio del ciclone, Volkswagen. La crisi dell’azienda automobilistica tedesca non può lasciare indifferenti gli osservatori, nonostante i segnali di allarme per l’industria dell’auto non mancassero (e non manchino), in Germania come in altri Paesi europei, Italia compresa.

Le acque si sono agitate ulteriormente in seguito all’intervento del direttore finanziario Arno Antlitz, che completano il già disastroso quadro tratteggiato dall’amministratore delegato Oliver Blume qualche giorno fa: non solo si stanno effettivamente valutando delle chiusure e dei tagli, ma nonostante i primi sei mesi del 2024 fossero in pari, le reali perdite di Volkswagen ammontano a «500 mila auto, l’equivalente di circa due stabilimenti. Il mercato non c’è».

Antlitz ha anche affermato che il tempo stringe: l’azienda ha un anno, forse due per risollevarsi. Il direttore finanziario ha comunicato queste informazione di fronte all’assemblea convocata dal Comitato aziendale a Wolfsburg, cui hanno partecipato circa 20mila dipendenti, ricevendo non poche contestazioni e fischi. Nonostante il forte malcontento, Antlitz ha difeso i piani che potrebbero portare a licenziamenti forzati.

Allo studio c’è infatti la revoca del patto stipulato nel 1994 con i sindacati che congelava i licenziamenti fino al 2029. Intanto, di fronte alla prospettiva della prima chiusura di uno stabilimento, è arrivato anche il sostegno del ministro del Lavoro, Hubertus Heil, che ha invitato Volkswagen a fare tutto il possibile per tenere aperti gli stabilimenti e trovare soluzioni ragionevoli.

Il Governo tedesco sta anche cercando di correre ai ripari fronteggiando la crisi del settore con l’introduzione di nuovi incentivi fiscali. La somma prevista è di 585 milioni di euro nel prossimo anno, che salirà a 650 milioni entro il 2028. Si tratta per lo più di incentivi per le auto auto elettriche. Le aziende, inoltre, potrebbero dedurre dalle tasse fino al 40% del valore dei nuovi veicoli a emissioni zero, nell’anno successivo all’acquisto, scendendo progressivamente al 6% nel sesto anno.

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