Si sente dire sempre più spesso che i dati sono il nuovo petrolio, l’oro del terzo millennio. Non è importante definire a quale materiale le informazioni veicolate quotidianamente su Internet assomiglino di più (petrolio od oro), ma è un dato di fatto che oggi i dati siano uno dei beni più preziosi e, come tali, vadano preservati. Quanti da piccoli si sono sentiti raccomandare di non parlare con gli sconosciuti, di non fornire informazioni personali come nome e cognome, indirizzo di casa o simili a persone incontrate per strada? Ecco, gli stessi consigli sono preziosi anche in un mondo sempre più digitale: non è consigliabile dare informazioni su di sé o sui propri famigliari sui social, così come è meglio non fornire dati sensibili a compagni di gioco conosciuti in rete. Il problema è che molte informazioni su di noi e sulle nostre attività vengono disseminate comunque in Rete quando facciamo semplici operazioni online, come una ricerca su un motore di ricerca, un acquisto o la visione di una serie tv in streaming. Informazioni che terzi potrebbero carpire e utilizzare per scopi più o meno leciti. Ecco perché i servizi VPN sono sempre più diffusi tra aziende e privati.
Per comprendere quanto sia importante per un’azienda e utile per un privato scegliere un buon servizio di VPN bisogna innanzitutto capire bene di cosa si tratti. A seguente link potete avere maggior informazioni su cos’è una VPN e come funziona, ma iniziamo con il dire che il termine non è altro che l’acronimo di Virtual Private Network, traducibile in “rete virtuale privata”. Si tratta di un servizio – in alcuni casi gratuito, in altri a pagamento – che di fatto rende privata e più sicura la propria attività online. Quando accediamo a Internet da un qualsiasi dispositivo come uno smartphone, un Pc o una Smart Tv non facciamo altro che connetterci ad altri computer, spesso server, dislocati nel mondo, ma in qualche modo connessi come le maglie di una rete (network). In questo collegamento, dati come la cronologia, la nostra identità o la posizione vengono raccolte per finalità di analisi, spesso pubblicitaria (i cosiddetti cookies su cui dobbiamo esprimere le nostre preferenze). Queste attività, soprattutto se fatte attraverso connessioni Wi-Fi pubbliche, sono alla mercé di pirati informatici, che potrebbero sfruttarle per campagne di phishing o furti di identità. In questo contesto le VPN intervengono creando una connessione sicura tra gli utenti e i siti che visitano, dei tunnel crittografati che nascondono le informazioni personali prima che queste vengano messe in Rete, garantendo una sorta di anonimato digitale.
Oltre che per proteggere la propria privacy, spesso i servizi di Virtual Private Network, vengono utilizzati dai privati per accedere a contenuti o applicazioni soggetti a limitazioni territoriali. Possono essere sfruttati, ad esempio, per accedere a servizi Google o ai social in Paesi dove questi vengono censurati dalle autorità governative (alcuni Paesi, però, vietano sul proprio territorio l’utilizzo di VPN). Molti utenti le usano anche per acquistare biglietti o prodotti a prezzi più vantaggiosi in quei siti di e-commerce che variano il prezzo dello stesso prodotto a seconda del Paese in cui ci si trova. Tuttavia, le VPN nascono soprattutto per uso aziendale e il loro utilizzo è sempre più consigliato all’interno delle organizzazioni per questioni di sicurezza e privacy. Negli ultimi due anni, con la crescita esponenziale dello smart working, le imprese hanno dovuto ricreare una sorta di network privato, sfruttando la rete Internet, che di per sé è pubblica. In questo modo le organizzazioni hanno permesso ai dispositivi dei dipendenti l’accesso da remoto in sicurezza alle proprie reti aziendali e alle informazioni in esse contenute. La facilità di accesso in sicurezza al proprio network aziendale non è l’unico vantaggio di una VPN per un’impresa. Un servizio di questo genere permette anche di proteggere la rete con costi decisamente inferiori rispetto alla creazione di una linea di collegamento dedicata tra i terminali collegati. Permette inoltre a manager e professionisti in viaggio per lavoro di connettersi con maggior tranquillità alla propria rete aziendale, sfruttando le connessioni Wi-Fi gratuite fornite da un albergo o un aeroporto, facilmente intercettabili dai malintenzionati.
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