Addio a Mario Clementoni, portò in Italia i giochi in scatola

Una breve nota biografica con la quale l'azienda Clementoni ricorda il suo fondatore scomparso all'età di 87 anni

Mario Clementoni, per tutti i suoi dipendenti il Signor Mario, nasce nel 1925 a Potenza Picena all’epoca Monte Santo, come amava ricordare lui. In giovane età perde il padre, un fatto che lo segnerà profondamente e che lo spronerà a impegnarsi molto negli studi e nel lavoro.Una tappa fondamentale della sua formazione è la frequentazione dell’istituto Tecnico Industriale “Montani” di Fermo, una scuola di grande prestigio nella formazione tecnica che avrà grandissima influenza nella sua vita professionale. Nel 1963, dopo un’esperienza maturata in un’azienda di strumenti musicali del pesarese, Mario Clementoni fonda con la moglie, la signora Matilde Brualdi, una piccola fabbrica di giocattoli che prende il suo cognome.Persona eclettica e geniale, il Signor Mario ha una prima grandissima idea, quella di portare in Italia un prodotto da noi sconosciuto e che lui aveva avuto modo di “scoprire” durante uno dei suoi primi viaggi in America, parliamo del gioco in scatola. La sua grande capacità di comunicatore lo porta a inventare un gioco straordinario perché legato a uno dei fenomeni di costume più importanti dell’Italia dell’epoca, il Festival di Sanremo, e nel 1963 nasce La Tombola della canzone, una tombola speciale legata alle canzoni più famose di quel periodo.L’ennesima intuizione è datata 1967 quando il Signor Mario inventa il marchio Sapientino che diventa nel corso degli anni una vera e propria gamma di giochi pensati per aiutare i bambini a imparare in modo facile e divertente. Un’idea semplice e al contempo geniale che connota l’azienda per quello che è oggi e le conferisce una missione unica e inimitabile: far crescere i bambini con il gioco perché “il gioco è una cosa seria”, diceva il Signor Mario “non bisognerebbe mai smettere di giocare, specialmente quando si diventa grandi”.E’ difficile ripercorrere tutte le tappe della lunga carriera del commendator Mario Clementoni, una carriera fatta di tanti successi e onorificenze, incarichi di prestigio e riconoscimenti illustri, ultima in ordine di tempo la Laurea “ad Honorem” in Architettura ricevuta nel 2005 dall’Università di Camerino. Ma forse ciò che al Signor Mario farebbe piacere fosse ricordato di più è la totale dedizione verso la sua “Clementoni” dove ha lavorato per tanti anni con la signora Matilde e dove oggi continuano a lavorare con impegno i loro quattro figli: Stefano, Pier Paolo, Patrizia e Giovanni.Mario Clementoni ha lasciato ai suoi figli una preziosa eredità, trasformando un’idea geniale in un progetto imprenditoriale concreto che oggi rappresenta una importante realtà industriale italiana, portata avanti dai suoi familiari e dai tanti collaboratori che in questa missione profondono l’impegno e la passione che hanno visto per tanti anni nell’esempio quotidiano del Signor Mario.

Clementoni oggi. L’azienda si caratterizza per il forte radicamento territoriale ed una spiccata vocazione internazionale. Attualmente Clementoni conta 500 dipendenti, filiali commerciali in Spagna, Germania, Francia, Polonia, Portogallo, UK e una filiale operativa ad Hong Kong. Clementoni è una realtà del gioco tutta italiana con sede a Recanati dove si trovano anche il principale stabilimento produttivo e i magazzini e dove si produce – in numero di pezzi – il 60% circa della produzione totale. Qui vengono realizzati tutti i prodotti con componentistica di carta e cartone, come i Sapientino e i puzzle, ma anche i classici cubi per bambini, una produzione possibile grazie ad importanti investimenti in tecnologia effettuati nel corso degli anni.

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