Alessandro Michele, chi è lo stilista italiano dall’immenso talento creativo

Da Gucci a Valentino, con una voglia di fare e di innovare fuori dal comune: il percorso di Alessandro Michele è pura ispirazione

Alessandro Michele© Getty Images

Alessandro Michele è una delle figure più influenti e innovative nel panorama della moda contemporanea.  Ha trasformato il mondo della moda con il suo stile eclettico e visionario, che unisce elementi storici e contemporanei in una miscela unica di bellezza e creatività. La sua carriera è un viaggio attraverso la moda e l’arte, segnato da tappe fondamentali che hanno ridefinito il significato stesso di lusso e design.

Gli studi e gli esordi di Alessandro Michele

Alessandro Michele nasce il 25 novembre 1972 a Roma, dove è cresciuto. Sin da piccolo si muove in un contesto familiare che, seppur non legato direttamente alla moda, nutre una forte passione per l’arte e per il bello. Mentre il padre faceva il tecnico per Alitalia, la madre lavorava come assistente di un film executive, cosa che l’ha portata non solo a conoscere molti attori, ma anche e soprattutto a muoversi nel mondo dei costumi.

È proprio soprattutto grazie alla madre che Michele sviluppa una forte inclinazione per l’arte e la cultura e dopo gli studi dell’obbligo decide di frequentare l’Accademia di Costume e Moda di Roma. I suoi interessi erano molteplici e, all’inizio del suo percorso, pensava di fare lo scenografo. Qualche tempo dopo cambia direzione e inizia a pensare di voler diventare un Costume Designer.

Il contatto con abiti e tessuti è decisivo: è proprio in questo ambiente che trova la sua vera vocazione e, nel 1994, lascia Roma per Bologna dove inizia a lavorare per Les Copains, un marchio specializzato nella maglieria di lusso, dove si specializza nel knitwear. Alla fine degli anni 90 entra invece in Fendi, dove inizia a fare pratica con la pelletteria e lavora a stretto contatto con Karl Lagerfeld e Silvia Venturini Fendi. Questi anni rappresentano un periodo cruciale di formazione per Michele, che assorbe tecniche e ispirazioni che plasmeranno il suo futuro approccio al design.

L’arrivo in Gucci

Il vero punto di svolta nella carriera di Alessandro Michele arriva nel 2002, quando Tom Ford, allora direttore creativo di Gucci, lo nota e lo invita a unirsi al team di design a Londra. Michele entra nella maison Gucci come designer di accessori e in particolare di borse, ma la sua carriera decolla rapidamente. Nel 2006, viene promosso a senior designer e nel 2011 diventa associate director sotto la direzione di Frida Giannini, con cui lavora fino al 2015. Durante questo periodo, Michele ha anche l’opportunità di dirigere Richard Ginori, il marchio di porcellane acquisito da Gucci.

Nel gennaio 2015 arriva un’opportunità che cambia tutte le carte in tavola: Marco Bizzarri, nuovo Ceo di Gucci, gli propone di diventare il nuovo direttore creativo. Michele accetta e inizia a lavorare con intensità per preparare la sua prima collezione. In  pochissimo tempo (a malapena una settimana) crea una sfilata di moda uomo che segnerà l’inizio di una nuova era per Gucci. La sua visione audace e innovativa, caratterizzata da un mix di romanticismo e una forte influenza del design genderless, ridefinisce l’estetica del marchio.

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Perché Alessandro Michele ha lasciato Gucci?

Dopo sette anni di trasformazioni e successi Alessandro Michele lascia Gucci nel novembre 2022. Questa decisione, sebbene inaspettata, segna la conclusione di un capitolo straordinario nella storia della maison. L’addio di Michele è annunciato tramite un post su Instagram che lo ritrae inchinato, un gesto simbolico che rappresenta la sua gratitudine e il suo rispetto verso il marchio che ha contribuito a rilanciare.

Le motivazioni dietro la sua uscita sono molteplici e riflettono sia cambiamenti interni all’azienda sia il desiderio personale di Michele di esplorare nuove sfide e opportunità. La decisione di lasciare Gucci sembra essere stata una scelta ponderata, volta a permettere al designer di esplorare nuovi orizzonti creativi.

La nuova avventura in Valentino

Dopo una pausa di riflessione e una ristrutturazione del suo spazio creativo a Roma, Alessandro Michele annuncia nel marzo 2024 il suo ingresso come direttore creativo di Valentino. Questo nuovo capitolo segna il ritorno dello stilista sulla scena della moda con una maison storica e rinomata.

Valentino, con la sua lunga tradizione di eleganza e raffinatezza, rappresenta una sfida entusiasmante. Lo stilista si sta preparando a portare la sua visione unica e innovativa nel brand. La prima collezione di Michele per Valentino sarà presentata a il 29 settembre 2024 durante la Fashion Week di Parigi.

Lo stile di Alessandro Michele

Lo stile di Alessandro Michele è una celebrazione della bellezza e della creatività in tutte le sue forme. Influenzato dalla sua infanzia romana e dalle sue esperienze artistiche, il designer riesce a combinare elementi storici e contemporanei in un modo che è sia audace che sofisticato. La sua estetica è caratterizzata da un mix eclettico di influenze, che spaziano dal barocco al punk, dal rinascimento al moderno.

Noto per la sua capacità di mescolare mascolinità e femminilità, passato e presente, crea da sempre collezioni che sfidano le convenzioni e celebrano la diversità. Le sue opere sono spesso ricche di riferimenti culturali e artistici, rendendo ogni collezione una sorta di racconto visivo che riflette la sua visione unica del mondo.

La sua attenzione ai dettagli e il suo amore per il vintage si riflettono anche nelle scelte di materiali e decorazioni, che spesso includono elementi ispirati a epoche passate e stili artistici diversi. Michele riesce a trasformare questi elementi in qualcosa di moderno e rilevante, creando un’estetica che è sia nostalgica che futuristica. Il suo approccio al design è profondamente influenzato dalla sua convinzione che i vestiti debbano raccontare una storia e riflettere la personalità di chi li indossa.

L’impatto nel mondo degli affari

Alessandro Michele ha avuto un impatto significativo non solo nel mondo del design, ma anche nel business della moda. La sua visione innovativa ha contribuito a rilanciare Gucci, rilanciandolo e riconfermandolo come uno dei brand più desiderati (e discussi) del mondo. Sotto la sua direzione creativa, Gucci ha visto una crescita esponenziale della sua popolarità e del suo valore commerciale, con una serie di collezioni che oltre a intercettare i desideri del pubblico hanno anche ottenuto il plauso della critica.

Il suo approccio alla moda, che sfida le norme tradizionali e celebra l’inclusività e l’autoespressione, ha avuto un impatto duraturo sul settore: Michele ha dimostrato che è possibile combinare la creatività con la sostenibilità e il successo commerciale, creando un modello che molti altri designer e brand cercano di emulare. La sua capacità di connettersi con le generazioni più giovani e di attrarre una clientela internazionale ha consolidato il suo ruolo come uno dei designer più influenti della sua epoca.

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