Nicola Maccanico lascia Cinecittà

Il manager si dimette dall'incarico di amministratore delegato e direttore generale della società controllata dal Ministero della Cultura

Nicola Maccanico lascia CinecittàNicola Maccanico, amministratore delegato di Cinecittà© Simona Panzini

Nicola Maccanico si è dimesso dal suo ruolo di amministratore delegato e direttore generale di Cinecittà, ponendo fine a un’avventura professionale che lo ha visto rilanciare gli studios romani in soli tre anni, riportandoli al centro della competizione internazionale e potenziando la loro capacità produttiva. Di seguito, il testo integrale della lettera di dimissioni che Nicola Maccanico ha inviato nella giornata di martedì 25 giugno al Consiglio di amministrazione di Cinecittà:

“Gentile Presidente, cari Consiglieri, cari Sindaci,
con la presente rassegno con data odierna le mie dimissioni da a.d. e d.g di Cinecittà Spa. Giungono così alla fine tre anni intensi, pieni di sfide complesse e di soddisfazioni importanti. Cinecittà, infatti, infatti non è solo uno dei marchi più noti del nostro Paese e uno spazio fisico che rappresenta il concetto più alto e internazionale di creatività italiana. Insieme siamo riusciti a dimostrare che può anche essere un’azienda forte, competitiva, in grado di generare utili attraverso l’attrazione di grandi produzioni italiane ed internazionali. I numeri del triennio sono la conferma più autorevole di questa trasformazione: abbiamo raggiunto 100 milioni di fatturato industriale di cui 43 milioni di Art Department e Scenografie, abbiamo chiuso in utile gli ultimi due bilanci portando l’Ebit a superare i 2,5 milioni e abbiamo ospitato oltre 50 grandi produzioni. E restituiamo all’azionista, dato che mi rende particolarmente orgoglioso, un’azienda con un patrimonio netto che incrementa il capitale sociale iniziale di 1,2 milioni. Insomma, il nostro lavoro ha mandato un messaggio chiaro all’industria audiovisiva italiana e internazionale: il nostro Paese può essere competitivo oggi come lo è stato nel suo passato più luminoso. Non siamo destinati solo a celebrare quello che abbiamo rappresentato in un’epoca che non c’è più: in Italia si può costruire il futuro. E a proposito di futuro, la crescita dimensionale ulteriore dell’azienda, garantita dallo sviluppo dei nuovi teatri attraverso il Pnrr, renderà ancora più complesso ma affascinante l’obiettivo di collocare definitivamente Cinecittà al centro del mercato internazionale della produzione. Ma è una sfida che si può vincere. Adesso è invece arrivato per me il momento di immaginare nuovi orizzonti personali e professionali. Approfitto, però, di questa lettera per ringraziarvi della collaborazione che mi avete garantito in questi anni. Cordialmente”.

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