Marzia Varvaglione è la nuova presidente del Comité Européen Entreprises Vins (Ceev), l’associazione europea degli imprenditori del vino. La nomina è stata ratificata nella giornata di giovedì 20 marzo dall’Assemblea generale dei soci.
“La nomina di Marzia Varvaglione a presidente del Ceev porta una ventata di freschezza”, ha commentato Lamberto Frescobaldi, presidente di Unione italiana vini (Uiv). “Siamo convinti che saprà traghettare il settore in questo momento critico per il vino europeo e siamo fieri che a riportare questa carica all’Italia sia la competenza non solo della prima presidente donna, ma anche della persona più giovane a ricoprire questo ruolo, a testimonianza di un comparto che, oggi più che mai, ha bisogno di essere dinamico, reattivo e proiettato al futuro”.
Chi è Marzia Varvaglione
Pugliese, classe 1989, Varvaglione è presidente di Agivi dal 2023 (Associazione dei giovani imprenditori vitivinicoli italiani) e membro del Consiglio Uiv dal 2020. Con una laurea in Economia aziendale conseguita all’Università Cattolica di Milano, studi avanzati a Lugano, Losanna e Londra e un diploma Wset Level 3 Award in Wines, dal 2013 lavora nell’azienda di famiglia Varvaglione 1921, protagonista nell’ultimo decennio di una vera propria metamorfosi da azienda produttrice di sfuso a cantina affermata che esporta 5 milioni di bottiglie in oltre 70 Paesi, riconosciuta dalle principali guide nazionali e internazionali. Con il fratello Angelo e la sorella Francesca, Marzia Varvaglione rappresenta la quarta generazione in azienda, oggi a fianco del padre Cosimo alla guida di una delle più innovative cantine vitivinicole in Italia.
Tornando alla sua elezione a presidente del Ceev, “Varvaglione ha presentato un ottimo programma condiviso con le federazioni europee, che affronta tutti i temi cruciali per lo sviluppo e salute del settore”, ha aggiunto Lamberto Frescobaldi. “Si va dalla difesa del vino alla competitività delle imprese, dalla necessità di adottare strategie per invertire il trend dei consumi anche parlando ai giovani con il loro linguaggio, senza dimenticare di sostenere il ricambio generazionale. A questo si aggiunge il rafforzamento dell’organizzazione nella rappresentatività e nel ruolo di advocacy, fino al perseguimento degli obiettivi del Piano Strategico 2023-2027”.
© Riproduzione riservata