Salvatore Ferragamo, si dimette l’amministratore delegato Marco Gobbetti

Salvatore Ferragamo, si dimette l'amministratore delegato Marco Gobbetti

Il gruppo Salvatore Ferragamo, leader nel settore della moda, ha affrontato e sta ancora vivendo una fase delicata: per questo motivo si dimette Marco Gobbetti, amministratore delegato della società negli ultimi tre anni che non è riuscito a raggiungere gli obiettivi sperati.

Nonostante il titolo al rialzo del 31 gennaio 2025, all’indomani dei dati preliminari sul 2024, la situazione continua a essere critica. Nel quarto trimestre il calo dei ricavi era stato “solo” del 6,7% rispetto al -10,5% dell’intero esercizio, con un fatturato appena al di sopra del miliardo. Risultati, questi, che avevano fatto arrivare le azioni fino a 7,91 euro (+8,7% rispetto al 30 gennaio) per poi chiudere a 7,715 e, oggi, a 7,45, in calo dello 0,84%.

“Siamo soddisfatti delle basi che abbiamo creato e, pur consapevoli di un contesto di mercato complesso, siamo incoraggiati dalle tendenze rilevate a fine anno”, aveva detto Gobbetti subito dopo la presentazione del bilancio 2024. Tuttavia si tratta di considerazioni che si ripetono sempre uguali dal 2022, l’anno di inizio incarico dell’amministratore delegato oggi dimissionario.

I dettagli sulle dimissioni di Marco Gobbetti

Ferragamo saluta Marco Gobbetti, l’a.d. lascia ufficialmente il 6 marzo 2025, con una buonuscita di 4,5 milioni. A subentrare al suo posto sarà il presidente del gruppo, Leonardo, tra i figli di Salvatore Ferragamo. L’obiettivo è riuscire dove altri hanno fallito. 

Il compito, dopotutto, non era semplice e non riguardava il rilancio di un’azienda dopo la mazzata subita a causa della pandemia. Il settore della moda, soprattutto in comparti di lusso come questo, non è semplice da gestire ed è sempre legato ai gusti e alle intenzioni mutevoli dei consumatori. Era necessario rivedere ogni processo e fare un cambio di marcia generale che, secondo il gruppo, l’ad uscente non è riuscito a portare a termine.

Nonostante ci voglia tempo, tre anni, per una società come Ferragamo, rappresentano un lasso di tempo lungo e il 2024 non è stato un anno incoraggiante. Il titolo, infatti, ha perso il 34,35% e dall’ipo del 2011 il calo è stato del 14,28%. La famiglia Ferragamo ha le spalle larghe ma non abbastanza da continuare ad aspettare. Con le dimissioni di Gobbetti, si spera, possa iniziare un vero turnaround che possa far tornare l’azienda agli antichi splendori.

Resta sempre aggiornato con il nuovo canale Whatsapp di Business People
© Riproduzione riservata