Addio a Francesco Merloni: pilastro dell’economia italiana

Addio a Francesco Merloni: pilastro dell'economia italianaFrancesco Merloni in una foto del 2015Photo by Pier Marco Tacca/Getty Images)

Si è spento nella sua città di Fabriano, all’età di 99 anni, Francesco Merloni. Con la sua scomparsa si chiude un capitolo importante della storia imprenditoriale italiana. Figlio di Aristide Merloni, fondatore dell’omonima dinastia che ha creato il mito della Terza Italia nelle Marche, Francesco Merloni ha sapientemente continuato l’opera paterna imprimendo il suo marchio sia nell’economia sia nella politica italiana.

Dalla meccanica all’agricoltura: la vita di Francesco Merloni

Francesco Merloni ha ereditato dal padre non solo un’azienda, la Ariston, simbolo dell’industrializzazione italiana, ma anche una filosofia imprenditoriale incentrata sull’unione tra il progresso tecnologico e il mantenimento delle radici contadine dei lavoratori.

Oltre ad essere un imprenditore di successo, Merloni si è distinto anche nella sfera politica, forte del suo background di cattolico progressista. La sua capacità di integrare la dottrina sociale della Chiesa con le esigenze del profitto aziendale lo ha reso un esponente di spicco del capitalismo dal volto umano. La sua collaborazione con figure di rilievo come Giuliano Amato e Carlo Azeglio Ciampi, e il suo ruolo cruciale nelle riforme degli anni 90. Laureato in Ingegneria meccanica, Merloni ha attraversato indenne una guerra, sette legislature, il Ministero dei Lavori pubblici in piena Tangentopoli (diede il nome anche alla legge che introdusse modifiche nella disciplina degli appalti pubblici). Era presidente onorario della Ariston Group, azienda che aveva guidato per oltre 40 anni prima di lasciare il testimone a uno dei suoi figli, Paolo, che oggi ricopre il ruolo di presidente esecutivo.

Un’eredità di valori

Il carattere di Francesco Merloni, descritto da coloro che lo hanno conosciuto come buono e determinato, riflette il suo approccio all’imprenditoria e alla vita. Amante sia delle discussioni intellettuali che dei semplici piaceri quotidiani, ha sempre mantenuto un legame forte con la sua comunità di origine, senza mai perdere la capacità di guardare oltre i confini del suo borgo. Il suo libro, Il secolo dello sviluppo: Internazionalizzazione e coscienza territoriale, rappresenta un testamento spirituale che rispecchia una vita di impegno civile e industriale.

La scomparsa di Francesco Merloni segna la fine di un’epoca. Ripensando alle sfide superate dalla società italiana durante il Boom Economico e i decenni a seguire, appare evidente quanto figure come la sua abbiano giocato un ruolo decisivo nel modellare il Paese.

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