Troppa burocrazia, ma soprattutto un “odio sociale” nei confronti di quella ricchezza sempre più rara e sempre meno ostentata in Italia. Sono queste le due motivazioni che hanno fatto sbottare Flavio Briatore a tal punto da annunciare la fine dei suoi investimenti in Italia; qui “non investirò più e quest’anno sarà l’ultimo anno del Billionaire a Porto Cervo”, annuncia l’imprenditore in un’intervista a un settimanale Chi.
“La burocrazia di questo Paese mi ha stufato – afferma Briatore – Noi diamo opportunità e posti di lavoro, ma ottenere dei permessi è sempre una lotta. Come se qualcuno ci facesse un piacere, ma non è così”.
I problemi dell’amministrazione pubblica, però, non sono nuovi; a spingere il manager/imprenditore definitivamente fuori dall’Italia è il nuovo clima “innescato” dal nuovo governo, una “sorta di odio sociale” descritto così da Briatore: “L’Italia è un Paese che, se possiedi una barca e arrivi in porto per attraccare, o sei un bandito o sei un ladro. Non va bene”.Amato o odiato per il suo stile di vita glamour ed esclusivo, che ha poi esportato nel marchio Billionaire life, Briatore esprime tutta la sua delusione per un Paese che non facilita la vita di un’azienda. “L’Italia -aggiunge – è il Paese con le tasse più alte da pagare. Ok, paghiamo, saldiamo il conto, ma poi investiamo. Il ministero del Turismo andrebbe cambiato radicalmente».
La fine di un’epoca
Nato nel 1998, il Billionaire Club di Porto Cervo è un locale notturno diventato negli anni un punto di ritrovo per manager, imprenditori di successo, personaggi dello spettacolo, magnati e tycoon. Il locale resterà aperto nelle attuali sedi di Istanbul (Turchia) e Malindi Beach (Kenya), ma la decisione di Briatore segna inevitabilmente la fine di un’epoca. Dall’anno prossimo, probabilmente, la Costa Smeralda non sarà più la stessa. Nel bene o nel male, a seconda dei gusti.
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