Confindustria secondo Emanuele Orsini: linee e obiettivi del mandato

Confindustria secondo Emanuele Orsini:Confindustria

Inizia ufficialmente l’era di Emanuele Orsini come nuovo presidente di Confindustria, dopo Carlo Bonomi. Le prime sensazioni vanno nella direzione di uno stile di comunicazione informale e diretto. Parlando con la stampa, dopo che l’assemblea ha espresso il 99% dei voti a suo favore, Orsini ha toccato l’ambito dell’energia sostenendo il nucleare: “Definiremo un piano per arrivare con un progetto al confronto con Palazzo Chigi”.

Sui temi del lavoro, il nuovo presidente riapre le porte al dialogo con i sindacati ma definisce il referendum della Cgil sul Jobs Act “anacronistico” e afferma di non condividere la proposta di legge della Cisl sulla partecipazione dei lavoratori.

Chi è Emanuele Orsini, l’imprenditore prossimo presidente di Confindustria

Riguardo ai salari che in Italia sono inferiori in termini reali rispetto ai livelli del 1990, il neo-presidente dichiara che bisogna fare i conti con la produttività ferma da 20 anni. “Bisogna fare ripartire gli investimenti bloccati dai tassi d’interesse troppo alti e dal fatto che mancano ancora i decreti attuativi per Industria 5.0 nonostante i fondi legati al Pnrr vadano spesi entro il 2026”.

Per quanto concerne il settore dell’automotive, Orsini auspica che “Stellantis mantenga la promessa di produrre un milione di veicoli in Italia, per la salvaguardia della filiera”. Sul bonus al 110%, l’imprenditore spiega: “Io l’ho sostenuto quando ha supportato l’economia in un momento complicato. Ora sono d’accordo che venga chiuso, ma non possiamo pensare che dall’oggi al domani non si facciano finire i lavori alle imprese”. Infine, un commento sulla legge di bilancio: “Sarà complicata, presenteremo proposte a costo zero”.

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